Calcionews24
·19 Desember 2024
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Melissa Satta, tifosa rossonera, ha parlato a Tuttosport del momento che sta vivendo il Milan: di seguito le sue parole.
PARI CON IL GENOA – «Pensavo a una vittoria semplice ma ho visto i ragazzi lottare. C’era voglia di vincere e ci siamo andati vicino con Morata ma non è bastato. Sarebbe stata bello festeggiare il giorno del compleanno del Milan con i tre punti e invece niente ciliegia sulla torta».
DOVE PUO’ ARRIVARE IL MILAN – «Bisogna guardare avanti, crederci. Il campionato è ancora lungo. Ora siamo arrivati quasi alla fine del girone di andata ma c’è tutto il girone di ritorno per recuperare punti, rimontare posizioni. Io ci voglio credere ancora».
CHE MOMENTO VIVONO I CALCIATORI – «Non è facile. Non lo è vedere che la tua Curva ti contesta. Io non penso che i giocatori e nemmeno la dirigenza siano felici della situazione. Loro stanno facendo il loro lavoro nella maniera più professionale possibile. Semplicemente a volte le cose non girano. Devono capire quale sia il problema. Devono trovare la soluzione per dimostrare quello che valgono. Lo ripeto per me sono tutti dei grandi professionisti: dall’allenatore ai giocatori fi no alla dirigenza. Per questo dico che a parer mio bisogna continuare a supportarli».
CONTESTAZIONE DEI TIFOSI – «È normale che i tifosi vogliono i risultati perché il Milan è una delle squadre più titolate al mondo e deve competere per il massimo. Però secondo me vale la fatidica frase: “Nel bene e nel male…” , quindi anche nel male da tifosa io ci sono».
IBRA – «Ibra si ama da calciatore. Quante partite ci ha fatto vincere? Da dirigente è ancora all’inizio, ha bisogno di tempo, bisogna dargli fiducia. Lui ama il Milan e sono convinta che dà il suo meglio per questa squadra. Nessuno fa i miracoli, nemmeno lui. Non esiste l’Ibracadabra…».
RIMPIANTO PIOLI – «Con i rimpianti non si va da nessuna parte. Per me i risultati di oggi non sono responsabilità di Fonseca ma sono dovuti da un insieme di cose che non stanno funzionando. E poi non è nemmeno giusto dare la colpa solo a un’unica di persona. Cercare un capo espiatorio è sbagliato».
FONSECA – «Io ho grande stima in Pioli, come l’ho sempre avuta in Ancelotti, l’allenatore che mi ha fatto vincere tutto. Ma adesso c’è Fonseca e sono contenta di lui».