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·31 Mei 2025
Mazza: "Sarri di nuovo alla Lazio? Posso dire che non credo ai ritorni"

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·31 Mei 2025
La stagione 2024/2025 è giunta al termine e le squadre che hanno conquistato un posto valido per l'accesso in Coppa sono state svelate, tuttavia, la Lazio non è tra loro, infatti, in seguito alla sconfitta contro il Lecce nell'ultima giornata di Campionato, le aquile non potranno scendere in campo in Europa. Un altro duro colpo per il club biancoceleste è stato l'addio a Marco Baroni, che nella prossima stagione non sarà al timone della squadra, tuttavia sembra ormai quasi certo un ritorno di fiamma tra la Lazio e l'ex tecnico Maurizio Sarri. In merito alla stagione e alla panchina biancoceleste si è espresso il direttore Mauro Mazza, giornalista e tifoso laziale, ai microfoni di Radiosei.
Rivendico da tifoso il diritto di stare alla finestra. Ovvero di non disprezzare o escludere qualsiasi scelta. Penso solo a tanta diffidenza. Dopo l’inizio seguito ad un’estate turbolenta mi aveva sorpreso. La Lazio migliore di Baroni non faceva rimpiangere la migliore di Sarri. Poi il limite può essere la forza di Baroni rispetto alla società.
Diffidente perché sono troppi anni che aspettiamo il salto di qualità, una società ambiziosa come merita la nostra tifoseria. A differenza di altri, i sostenitori non si infiammano per un annuncio di mezza estate!.
Che se ne vadano, ma se accade è per colpa della società che non ha mai sfruttato questo patrimonio per i tifosi ma per altri motivi. In questo momento di pessimismo imperante se devo appellarmi a qualcosa direi “datemi qualcosa in più di Lazio”. Mi riferisco alla possibilità di scegliere come tecnico uno come Conceicao, Almeyda o lo stesso Klose.
Ogni anno cambiano molte cose, troppe, ma non cambia l’unica cosa che dovrebbe cambiare. E non c’è nulla da fare perché ciò accada. Il nostro “anche basta” è purtroppo sterile. Penso anche ad una compartecipazione, ma non vedo nessuna possibilità.
Sul timore che un Sarri che si voglia accasare non mi pronuncio. Posso dire che non credo ai ritorni, penso a quello di Chinaglia con un pezzo di cuore che si lacera. Mi rassicura solo il fatto che l’ultimo distacco di Sarri avvenne per vicende personali e anche dolorose.