Mauro: «Vialli non si commemora ma si festeggia. Solo le tifoserie di Samp e Juve lo hanno ricordato con affetto. Sampdoria? Dico questo…» | OneFootball

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·9 Juli 2025

Mauro: «Vialli non si commemora ma si festeggia. Solo le tifoserie di Samp e Juve lo hanno ricordato con affetto. Sampdoria? Dico questo…»

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Massimo Mauro, l’ex giocatore della Juventus ha parlato della bandiera blucerchiata Vialli che oggi avrebbe compiuto 61 anni

Massimo Mauro, ex giocatore della Juventus, ha parlato in un’intervista in esclusiva a Tuttosport di Gianluca Vialli, che oggi avrebbe compiuto 61. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle dichiarazioni di Mauro sulla bandiera della Sampdoria:

VIALLI – «Ho sempre detto che Gianluca non si commemora, ma si festeggia. Perché è una persona con tante qualità, ma quella più bella è l’aver sempre saputo affrontare le prove difficili e complicate della vita con il sorriso sulle labbra, in modo positivo, in modo credibile, come lui: credibile come persona e atleta. Capace di gestire leadership naturale che aveva, senza mai essere pesante con nessuno. Gianluca era molto profondo, ma divertente, in senso positivo».


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TIFOSERIE – «Gianluca non ne aveva certo macigni sul cuore, né li metteva su quelli degli altri. Quello che mi ha colpito e continua a colpirmi è che nessuno stadio, nessuna tifoseria, oltre ovviamente a quelle di Samp e Juventus, hanno mai ricordato Gianluca in modo offensivo o irriverente, ma sempre con affetto e riconoscenza. Tutta l’Italia, anzi l’Europa ha riconosciuto il suo valore».

EREDITA’ – «Ne prendo una che va bene per entrambe le categorie. Lui era preparato: qualsiasi cosa facesse o di cui parlasse, Gianluca conosceva alla perfezione e in profondità l’argomento, che fosse calcio, affari o vita. Diventava un esperto di quello di cui si occupava. E in fondo era così anche da calciatore. Spesso lo prendevo in giro dicendogli che aveva dei piedi di gesso, che se non fosse stato così forte nella corsa, non avrebbe fatto il calciatore. Lui rideva e amava dire che sfiancava i difensori correndo per tutta la partita e poi approfittava della loro stanchezza per segnare. In realtà aveva un talento incredibile e ci ha sempre lavorato sopra, tantissimo. Lavorava su tutto, non si accontentava mai, si preparava».

SAMPDORIA – «Aveva fatto una proposta, era in cordata con un’altra proposta. La proposta era stata fatta alla proprietà successiva a quella di Garrone (Massimo Ferrero, ndr), quindi le responsabilità date di Garrone per quel rifiuto sono tutte sbagliate. E la proprietà successiva che ha rifiutato l’offerta e questo è l’unico grande rimpianto che Gianluca ha avuto negli ultimi anni. Lui avrebbe accettato volentieri un incarico alla Juventus, ma nella Samp sarebbediventato uno dei proprietari, seppure con una piccola percentuale. Però avrebbe voluto fare il presidente, gestirla alla sua maniera e sarebbe stato un grandissimo presidente. Proprio per le caratteristiche di cui parlavamo prima: preparato, pignolo nel prendere ogni decisione, maniacale nel voler conoscere le cose».

EREDE – «Buffon, per certi versi è un buon erede nel suo ruolo in Nazionale, anche se è stato travolto dai cattivi risultati. Giorgio Chiellini sicuramente ha qualcosa di Vialli: una persona preparata, ha studiato, è umile, non pensa di poter fare tutto subito. Giorgio in prospettiva può diventare il riferimento importante per la Juventus».

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