Lazionews24
·10 Juli 2025
Marchegiani Lazio, l’ex portiere si racconta: «Passare dalla B alla Lazio, che emozioni; con Zoff in panchina poi…»

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·10 Juli 2025
L’ex portiere della Lazio, Luca Marchegiani, ha ripercorso ai canali ufficiali della società il suo straordinario percorso in biancoceleste, evidenziando le tappe che lo hanno portato da uno status di «sconosciuto» a quello di pilastro di una delle squadre più vincenti della storia del club. Marchegiani ha raccontato di essere arrivato a Roma reduce da una finale di Coppa Italia vinta contro la Roma con il suo precedente club, ma con un passato ben più modesto alle spalle: «Venivo da un calcio di Serie C e uno da non protagonista in B a Brescia. Ero sconosciuto, poi sono arrivato in nazionale».
Un percorso che lo ha visto crescere esponenzialmente. Marchegiani ha voluto sottolineare l’importanza del Torino nella sua formazione: «Devo tanto al Torino, mi ha formato sia da calciatore sia da uomo». Tuttavia, è alla Lazio che ha raccolto le soddisfazioni più grandi: «Chiaro poi che le soddisfazioni vere ce le ho avute qui». La sua ascesa lo ha portato fino alla Nazionale, un traguardo impensabile pochi anni prima. Marchegiani ha vissuto dieci anni intensi e fondamentali nella Capitale, anni che per lui hanno significato «tutto». Nonostante la sua natura introversa e la difficoltà nell’esprimere appieno le sue emozioni, il legame con la Lazio è sempre stato profondo e immutabile. Il suo racconto offre uno spaccato autentico di un atleta che ha saputo, con dedizione e talento, scalare le gerarchie del calcio italiano, trovando nella Lazio la sua consacrazione e vivendo anni di successi che lo hanno proiettato nell’Olimpo dei grandi portieri. Di seguito le sue parole
ARRIVO – «Arrivavo da una finale di Coppa Italia vinta contro la Roma. Sono stati anni importanti, venivo da un calcio di Serie C e uno da non protagonista in B a Brescia. Ero sconosciuto, poi sono arrivato in nazionale. Devo tanto al Torino, mi ha formato sia da calciatore sia da uomo. Chiaro poi che le soddisfazioni vere ce le ho avute qui».
ZOFF – «Arrivare in una squadra allenata da Zoff era il completamento di un cerchio. Per me era un’icona, poter condividere lo stesso spogliatoio era una situazione da punto di arrivo per me. Racconto sempre che in una delle prime interviste che fece in ritiro, gli chiesero di me, e lui disse ‘Dal portiere mi aspetto molto’ e questa cosa qua è stata una rivelazione per me. Io dovevo venire alla Lazio già l’anno precedente, ma non avevo mai visualizzato le possibili aspettative sul mio arrivo. Il fatto che fosse Zoff a dirlo mi ha posto in una maniera nuova nei confronti di questa esperienza. Lui con me ha sempre fatto l’allenatore, non ha mai invaso il ruolo dell’allenatore dei portieri, che al tempo era De Lucia. Perché è un uomo che ha il rispetto del lavoro e del ruolo degli altri»