Calcio e Finanza
·31 Mei 2025
Manfredi: «Abbiamo salvato la Samp. Chi alza la voce l’ha mandata al collasso»

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·31 Mei 2025
Non è ancora finita per la Sampdoria. Il club blucerchiato, dopo avere vissuto la notte più buia della sua storia con la retrocessione in Serie C, è tornato a sperare nella permanenza in Serie B. Il caso Brescia (con penalizzazione e retrocessione per i lombardi, in attesa del ricorso in appello) ha rimesso in gioco i blucerchiati, che affronteranno il playout contro la Salernitana.
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il presidente della Samp Matteo Manfredi ha parlato della situazione attuale, a cominciare dalle dichiarazioni del patron del Brescia Massimo Cellino, che ha parlato di sentenza “già scritta”: «Quelle dichiarazioni non sono soltanto scorrette: sono un atto di diffamazione grave e inaccettabile. L’ennesimo tentativo, trasparente e maldestro, di chi – messo di fronte alle proprie responsabilità – cerca di spostare il mirino altrove, colpendo chi non ha nulla a che vedere con questa vicenda».
«Mai la Samp ha cercato scorciatoie, né ha invocato privilegi. Parlare di “sentenza scritta” è un insulto alla serietà delle istituzioni, ma soprattutto all’intelligenza e all’onestà di chi ama il calcio ed il rispetto delle sue regole. La giustizia sportiva, semplicemente, ha fatto il suo corso. Quanto poi alle insinuazioni sulla solidità economica del club, questa proprietà ha già investito oltre 100 milioni di euro, quasi il doppio di quanto previsto dal piano di risanamento, salvando il club da un fallimento certo», ha aggiunto Manfredi.
Poi, una battuta sul futuro del club: «Il campionato non è ancora concluso, e il nostro primo obiettivo è portarlo a termine con la massima dedizione. Riflettere sul futuro richiede tempo, equilibrio e valutazioni ponderate».
Manfredi ha alcune cose da rimproverare a sé stesso: «La gestione delle deleghe: probabilmente ho concesso troppo tempo senza intervenire con la necessaria rapidità e determinazione Il calcio ha tanto da insegnarmi, ma è una sfida che accolgo con consapevolezza, pronto a correggere gli errori e a costruire un futuro solido».
Il presidente della Samp rimane comunque convinto del valore della rosa: «Possedeva qualità superiori rispetto a quanto emerso in classifica. Il talento va messo nelle condizioni giuste per esprimersi. Ci sono stati troppi cambiamenti in momenti delicati. Una situazione che ha reso più difficile consolidare un’identità e dare continuità al lavoro. Aver mancato gli obiettivi sportivi ci è costato fino ad ora 40 milioni in più».
Chiusura dedicata alla possibilità di riconquistare la fiducia della piazza: «La fiducia non si domanda, si conquista. Sono consapevole che oggi, per molti tra i nostri tifosi, quella fiducia è profondamente ferita. È un sentimento legittimo, nato da delusioni, da promesse non mantenute, e soprattutto dall’assenza dei risultati concreti nel momento in cui più servivano. Non ho mai creduto che le parole possano bastare a ricucire questo rapporto. La fiducia si ricostruisce con il tempo, con il lavoro costante e con la coerenza delle azioni».
«Torneremo a meritarla quando dimostreremo di aver appreso dai nostri errori e di saper edificare un progetto serio, solido e credibile. A chi ha scelto di provocare in sedi televisive (il riferimento è all’ex patron Ferrero, ndr), andrebbe ricordata una verità elementare: questa società è stata trascinata verso il collasso economico da chi oggi alza la voce, e salvata da chi ha scelto di investire, di assumersi ogni responsabilità e di ricostruire, con serietà e in silenzio, ciò che altri avevano distrutto. Con i fatti, non con le battute».
Langsung