😡Mamma Rabiot CONTRO il Marsiglia: “Greenwood picchiò la moglie!”, RDZ: “Non mi devo prostituire per un giocatore” | OneFootball

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·22 Agustus 2025

😡Mamma Rabiot CONTRO il Marsiglia: “Greenwood picchiò la moglie!”, RDZ: “Non mi devo prostituire per un giocatore”

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Intervenuta sulle colonne de La Provence, Veronique Rabiot, mamma-agente di Adrien, ha utilizzato parole al veleno per commentare la recente esclusione del centrocampista da parte del Marsiglia dopo la furente lite negli spogliatoi con Jonathan Rowe. Ecco quanto ripreso da TMW:

“Quando Greenwood firmò dopo aver picchiato la moglie, De Zerbi disse che gli si poteva dare una seconda possibilità. Sono d’accordo nel dare una seconda possibilità alle persone, ma è solo mio figlio a non averne una seconda? Voglio chiedere loro di mostrarci il filmato. Mi chiedo ancora come si possa trattare Adrien in questo modo, quando conosciamo tutti i sacrifici che ha fatto per arrivare all’OM. Maltrattarlo in questo modo dopo tutto quello che ha fatto la scorsa stagione è insopportabile”.


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De Zerbi in conferenza: “Decisione forte ma obbligatoria”

Non si è fatta attendere la risposta di De Zerbi in conferenza stampa:

“Buongiorno, come ha detto Benatia, sono nel mondo del calcio da 30 anni e sono abituato a parlare dello spogliatoio. Bisogna chiarire le cose, ho una domanda: in un ristorante, due camerieri si picchiano come in un pub, cosa deve fare il proprietario? Ne abbiamo parlato con Longoria e Benatia e la nostra decisione è stata quella di allontanare questi giocatori. Il club viene prima di TUTTO. Era una decisione obbligatoria e logica! Una situazione in cui le guardie del corpo che dovrebbero difenderci dagli altri devono separarci…“.

“Quando la signora Rabiot ha parlato di ciò che Longoria ha fatto dopo Auxerre, ha omesso il fatto che lui agiva per il bene del club, anche se ha esagerato. Quando parla di ipocrisia, mi dà fastidio. Benatia ha fatto tutto per lui, gli abbiamo dato la fascia… In un anno, ho dedicato più tempo al figlio della signora Rabiot che a mio figlio. Io che vengo dalla strada, non ho mai visto una cosa del genere, un compagno di squadra a terra con i medici e altri che si picchiano… Giocatori e allenatori si trovano ovunque, ma bisogna essere professionali e stare al proprio posto. Non perdo la mia dignità né per una partita né per un campionato. Non mi devo prostituire per un giocatore che ci fa vincere le partite. La madre di Rabiot ha dimenticato due cose: non ho deciso da solo di escluderlo. D’altra parte, ero solo quando ho scelto di nominarlo capitano a Parigi”.

“In un anno ho prestato più attenzione a suo figlio che ad Alfredo, mio figlio. Rispetto alla formazione su cui lavoravo dal 10 luglio, c’è un’enorme differenza. Dobbiamo riscattarci dopo Rennes, con orgoglio e fierezza, dobbiamo andare avanti. Ritrovarci in questa situazione il 22 agosto dopo l’anno scorso è fastidioso. C’è chi parla di soldi e cose simili, ma non è vero… Prima ancora di parlare di nuovi acquisti con McCourt a Miami, si parlava di prolungare i contratti dei giocatori. Quando Adrien Rabiot cercava casa 10 giorni fa, gli ho detto: se vuoi ti do la mia casa di Aix e io vado in hotel. Non gliel’ho detto perché era Rabiot. Bisogna rispettare tutti i giocatori, da Robinio a Hojbjerg. Ho detto ad Adrien che anche se fosse stato mio figlio, avrei preso questa decisione.”

“Sono le azioni che contano, quello che facciamo nel nostro lavoro. È stata una decisione forte ma obbligatoria, cercheremo di completare la squadra per non rimpiangere l’assenza di Adrien. Non volevamo una rottura così netta, ma l’entourage di Adrien ci ha costretti a farlo. In un grande club ci sono delle regole a cui bisogna sottostare. Quando vengo allo stadio in giacca e cravatta, non mi piace, ma lo faccio per rispetto delle regole. Amine Gouiri è un’opzione per il ruolo di numero 10. Bisogna essere forti per giocare qui, bisogna essere abituati a queste montagne russe. Non ho mai pensato di dimettermi”.

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