PianetaBari
·18 April 2025
Longo: “Col Südtirol gara importante, conterà l’atteggiamento. Lasagna è sereno, Lella e Benali da valutare”

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·18 April 2025
Si torna in campo, con il Bari reduce dal successo contro il Palermo, al termine di una grande prestazione che ha permesso ai galletti di prendersi i 3 punti. All’orizzonte c’è il Südtirol di Castori, squadra attualmente quindicesima in classifica, ma che vive un buon momento di forma nel proprio impianto. I biancorossi, che hanno diversi giocatori da valutare tra cui Lella e Benali, proveranno a dire la loro in un match che molto dirà sulle ambizioni playoff (clicca qui per leggere il confronto dei calendari con le altre avversarie). Di questo e di tanto altro ne ha parlato in conferenza stampa quest’oggi proprio mister Moreno Longo, a 3 giorni dal match contro gli altoatesini. Di seguito le dichiarazioni raccolte dal nostro direttore Claudio Mele.
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Inizia la conferenza di mister Longo.
Come sta la squadra? «La squadra si è messa a disposizione fin dal primo giorno, creando un’identità che si è vista gara dopo gara e con un lavoro settimanale. Ci sono stati aspetti dove potevamo e dovevamo fare meglio, come quello comportamentale, ma all’interno di un percorso che ti dà spunti dove migliorare. Durante la sosta abbiamo avuto qualche infortunio di troppo che ci ha rallentato, ma oggi siamo di nuovo in buone condizioni».
Che gara sarà contro il Südtirol? «Loro sono una squadra difficile da affrontare, fisica, che ha struttura importante, centimetri e che nel proprio modo di giocare ha cambiato diverse interpretazioni, giocando sia uomo su uomo che col blocco basso. Così come per noi sarà per loro una partita importante, conosciamo ciò che ci aspetta a Bolzano. Dovremo approcciarla in modo corretto. È sempre più difficile giocare con questo tipo di squadre che rispetto a gare come il Palermo».
Come sta Lella? «Sta recuperando per gradi, ha iniziato a fare qualcosa, ma sia lui che Benali stanno facendo un programma di reinserimento in squadra e dovremo capire quanto riuscirà a fare con la squadra nei prossimi giorni. Mancano ancora 3 allenamenti».
Sarà un’ulteriore step di verifica? «Bisogna saper fare più partite, cambia l’interpretazione e il modo di cui stare in campo. Sarà diversa rispetto a Palermo e Bolzano, sarà importante trovare chiavi adatte. Maiello e Falletti ad esempio, qualora dovessero giocare, interpreteranno diversamente il match. Non sempre le partite hanno lo stesso spartito».
Cosa aspettarsi da questo rush finale? «In queste due ultime partite nei secondi tempi abbiamo fatto bene, ma ora conta avere la capacità di riazzerare ciò che è stato fatto e performare nuovamente al 100%».
Quanto conta poter scegliere e avere risposte positive da tutti? «Questo è un fattore fondamentale, è quello per cui stiamo lavorando. Si può essere un gruppo di buoni calciatori, ma se non sei squadra non vai lontano. Dobbiamo portare avanti questo concetto e ho fatto i complimenti ai miei ragazzi. A volte quando entri a volte ci riesci, a volte meno. Lo puoi fare lavorando sodo in allenamento, io non ho preclusioni verso nessuno».
Dopo Carrara è scattato qualcosa? «Non si può crescere così come si fa nei momenti negativi che in quelli positivi. Sono formativi, nelle stagioni ci sono e servono per far fare dei passi in avanti. Mi auguro che ci abbia permesso di far fare un ulteriore step di crescita. Quando li hai li devi sfruttare al meglio di crescita».
Come sta Lasagna dopo i fischi? «Kevin è sereno e deve stare sereno. Lui dà tutto quello che ha, è normale che i tifosi ti chiedono abnegazione e maglia sudata. Poi è normale sbagliare, ma se si mette in campo il 110% si dà già tanto. Ha la fiducia da parte di tutti, anche dei tifosi perché chi mi ha fermato in città ha espresso solidarietà verso di lui».
PB – Falletti che momento sta vivendo? «Spesso si giudicano i calciatori per ciò che si vede in campo, ma l’aspetto mentale è quello che sposta più di tutti. Tutto è mosso dalla testa, questo sicuramente ha influito sulla sua stagione. Ci auguriamo che ogni giocatore trovino quella serenità che serve per performare».
Il momento di Bellomo? «Il calcio d’angolo non è un gol che nasce per caso, è fatto da due fattori: chi calcia e chi colpisce. Se tu non metti una palla importante dentro l’area, difficilmente fai gol. Io credo che il gol nasca da una grande palla di Bellomo e dal fatto che Simic ha quel colpo, se fa 35-38 partite in un campionato, 3-4 gol su calcio d’angolo li ha».
Termina la conferenza di mister Longo.
Langsung