La necessità dell’equilibrio | OneFootball

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – La Roma ha portato a casa un prezioso pareggio, che le consente di attendere il Porto giovedì prossimo all’Olimpico con moderato ottimismo. Un pareggio nella bolgia del Do Dragão è un risultato molto positivo, ma resta il rimpianto di aver buttato l’occasione di ottenere una vittoria prestigiosa.

La Roma era andata in vantaggio allo scadere del primo tempo, con un gol di Celik (pensare un po’..), capace di scaraventare in rete un pallone da vero attaccante, dopo aver mostrato le solite lacune difensive. Ma la squadra di Ranieri si è fatta raggiungere nella ripresa, dopo aver sfiorato il gol del 2-0.

Esattamente nell’azione successiva, quando la Roma si è fatta trovare impreparata nella ripartenza del Porto, Ecco, questo è un limite sul quale Ranieri deve lavorare: quello di ieri sera è l’undicesimo gol preso in contro-prede in questa stagione, nessuna squadra in Europa si espone alle transizioni veloci avversarie come la Roma.

La Roma per più di un’ora è stata superiore al Porto che, va detto, non è quello delle passate stagioni. La squadra giallorossa ha tenuto bene dal punto di vista difensivo e non ha subito troppo neanche quando è rimasta in dieci per l’espulsione di Cristante, due cartellini gialli in otto minuti, un’ingenuità inammissibile (soprattutto il secondo) per un giocatore della sua esperienza. Andare avanti in Europa vuol dire dare un senso alla stagione. Giovedì occorre chiudere la pratica qualificazione. Questa squadra, con tutti i suoi limiti, può farlo.