La caccia dei milionari ai “paradisi”: in 3.600 verso l'Italia grazie alla norma CR7 | OneFootball

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·4 Juli 2025

La caccia dei milionari ai “paradisi”: in 3.600 verso l'Italia grazie alla norma CR7

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Oltre 142mila milionari sono pronti a traslocare nel 2025, un record, e l’Italia sarà la terza destinazione preferita con 3.600 arrivi dopo Emirati Arabi Uniti (9.800) e Stati Uniti (7.500), ma prima della Svizzera (3000). Lo riporta Il Corriere della Sera, citando un’analisi di Henley & Partners, società di consulenza per i programmi di cittadinanza e residenza.

A differenza della sede delle loro imprese, il grosso dei milionari è stanziale: solo l’1-2% decide ogni anno di spostare la residenza. Il numero assoluto di ricconi migranti è però in ascesa, specialmente fra i più abbienti. E i Paesi stanno facendo a gara per attrarli con regimi fiscali speciali. Sin dal 2017, per esempio, in Italia è in vigore la “norma CR7”.


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Si tratta di un regime – che favorì l’acquisto del fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo da parte della Juventus – che per 15 anni consente a chi trasferisce la residenza nella Penisola di pagare una tassa piatta sui redditi di fonte estera: interessi, dividendi, plusvalenze da cessione di imprese, successioni o donazioni.

A partire dal 2025, l’ammontare di questa flat tax è raddoppiato a 200mila euro, cifra che però non ha diminuito il fascino fiscale del Paese. Tra costo del fisco e delle abitazioni, in molti hanno realizzato che l’Italia è più conveniente del principato di Monaco, dove pure le tasse sono a zero. Per questa ragione — e per la qualità di vita — circa 3.600 milionari dovrebbero trasferire la loro residenza in Italia. Tra questi, si era parlato anche del fondatore di LVMH Bernard Arnault.

Porteranno con loro un patrimonio di 21 miliardi di dollari. Quanto questa mole di denaro si riversi poi sul Paese ospitante è materia di dibattito. Secondo i fautori della tassa piatta, l’immigrazione di milionari va a beneficio dell’economia perché queste persone consumano, contribuendo ad aumentare il gettito, e, talvolta, investono e creano nuove aziende in Italia.

Secondo i critici, invece, oltre a incentivare una concorrenza fiscale al ribasso fra i Paesi Ue, la flat tax attrae soprattutto imprenditori e manager a fine carriera che scelgono l’Italia per godersi la pensione e i guadagni. E che, più che creare imprese e ricchezza, gonfiano i prezzi di beni, servizi e immobili.

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