Juventusnews24
·2 Juni 2025
Juventus Women oltre il riassetto: Braghin vince e spende poco. Di più? Solo con Torino e nuovi investimenti

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·2 Juni 2025
Il riassetto societario che sta investendo la Juventus non dovrebbe riguardare in maniera immediatamente tangibile la Juventus Women. Il neo direttore generale Damien Comolli si occuperà dell’area maschile del club, con Stefano Braghin che riporterà direttamente all’ad Scanavino, in autonomia e come già accade. Lo stesso Comolli in una recente intervista alla BBC aveva manifestato interesse e considerazione per il femminile: «Se esprimessi un desiderio per il calcio europeo al di fuori dell’Inghilterra, offrirei alle ragazze strutture e spogliatoi che permettano loro di giocare a calcio proprio come i ragazzi», la virtuosa gestione dell’area Women verrà preservata con la speranza che questo tipo di visione da parte del club possa tradursi, in futuro, in investimenti ulteriori anche se il modello della Serie A femminile è per ora scoraggiante.
Tra le priorità della società ci deve sicuramente essere il riavvicinamento della squadra alla città di Torino. Al termine della stagione 2025/26, la prossima, scadrà il contratto con Biella. La Juve ha momentaneamente messo in ghiaccio il progetto Mini Stadium per una questione di costi: il centro federale di Venaria, a lavori ultimati, potrebbe rappresentare la giusta soluzione intermedia. Intanto Braghin e Mazzetta (vice) da anni hanno intrapreso un percorso che insegue e miscela sostenibilità e competitività nonostante budget di partenza molto bassi. Nell’ultimo anno sono stati racimolati 500k euro in cessioni, record quelle di Cantore (che comunque ha scottato la dirigenza) e Caruso: è top 3 europea per ricavi da mercato e ritrovato dominio su scala nazionale grazie ai successi schiaccianti in campionato e Coppa Italia. Il tecnico Canzi, a cui presto sarà rinnovato il contratto, rappresenta la guida ideale per valorizzare al massimo la rosa e centrare gli obiettivi di campo… Anche se preoccupa la politica espansiva dell’Inter sul femminile e l’enorme gap economico dal gotha europeo. Domani potrebbe servire uno sforzo in più, oggi è ferma la consapevolezza di tutti che la Juventus Women ha fatto il massimo con quello che si aveva a disposizione – che già non è poco visto che il club investe senza ritorno immediato 4-5 milioni all’anno per il progetto Women. Quattro trofei nell’ultima stagione tra Prima Squadra e Primavera: potrebbero presto diventare cinque con le ragazze di Bruzzano che hanno conquistato la finale di Coppa Italia. C’è una Juventus che già funziona bene dentro e fuori dal campo e che meriterebbe maggiore considerazione.