Calcio e Finanza
·25 Juli 2025
Juventus, la plusvalenza dalla cessione di Costa: «Affare separato da Joao Mario»

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·25 Juli 2025
Le due operazioni con il Porto, che hanno visto Joao Mario diventare un giocatore della Juventus e Alberto Costa passare ai portoghesi, secondo il club bianconero sono da considerarsi «separate e distinte dal punto di vista sia contrattuale sia sostanziale». È quanto spiega la società nella nota con cui ha annunciato a cessione del calciatore al club. Una sottolineatura legata, in particolare, ai criteri contabili internazionali (lo IAS38 che riguarda in particolare le permute da immobilizzazioni immateriali) e che riguarda la possibilità o meno di poter iscrivere una plusvalenza a bilancio in operazioni di scambi.
«Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Porto FC per la cessione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Alberto Oliveira Baio, a fronte di un corrispettivo di € 15 milioni, pagabili in quattro esercizi, oltre a premi variabili fino a un massimo di € 1 milione. Tale operazione genera un impatto economico positivo sull’esercizio in corso pari a ca. € 2,3 milioni, al netto degli oneri accessori», si legge nella nota. Il Porto inoltre ha aggiunto: «La Juventus tratterrà un importo corrispondente al 10% della plusvalenza derivanti da un’eventuale futura cessione del calciatore».
«In data 24 luglio 2025 – continua la Juventus -, come descritto nel relativo comunicato stampa, è stato altresì raggiunto con la medesima controparte l’accordo per l’acquisizione, a titolo definitivo, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore João Mário Neto Lopes, a fronte di un corrispettivo fisso di € 11,4 milioni».
«Le operazioni sopra citate comportano un conguaglio monetario a favore di Juventus – basato sul differenziale dei corrispettivi fissi e di taluni oneri accessori – pari a ca. € 3 milioni».
«Tali operazioni – sulla base di approfondimenti preliminari – risultano qualificabili come separate e distinte dal punto di vista sia contrattuale sia sostanziale; diversamente, ai sensi dello IAS 38 che regola la materia, laddove le operazioni fossero considerate permute e laddove anche solo uno dei due requisiti (sostanza commerciale e attendibile misurazione del fair value) necessari per la contabilizzazione delle operazioni al fair value (e, quindi, con rilevazione dell’impatto positivo a conto economico menzionato sopra) non fosse ritenuto soddisfatto, le operazioni non potrebbero essere rilevate al fair value. Si precisa infine che le valutazioni finali circa la rilevazione contabile delle operazioni saranno compiute ai fini della preparazione della Relazione Semestrale al 31 dicembre 2025», conclude la Juventus.
Nel precedente legato all’acquisto di Douglas Luiz dall’Aston Villa, con Iling-Junior e Barrenechea a fare il percorso inverso, la Juventus ha poi confermato nel bilancio che sono state operazioni separate, registrando quindi le plusvalenze legate alla cessione dei due giocatori così come il valore di acquisto del centrocampista brasiliano a 50 milioni.
Il tema dell’applicabilità dello IAS38 sulle permute è anche al centro dell’attenzione della UEFA, che ne ha regolamentato l’utilizzo in chiave Fair Play Finanziario. Tanto già da intervenire verso l’Aston Villa nelle operazioni di «scambi di calciatori (player swaps), imponendo correttivi ai risultati finanziari dichiarati dal club». La UEFA non ha confermato si trattasse delle operazioni con la Juventus: il club inglese nella passata stagione ha realizzato operazioni simili con la società bianconera e con il Chelsea (Omari Kellyman e Ian Maatsen).