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Alex Cizmic·24 Oktober 2024
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Alex Cizmic·24 Oktober 2024
Il bilancio delle squadre italiane nella terza giornata della nuova Champions League lascia abbastanza a desiderare.
Le cinque società del Belpaese impegnate nella massima competizione calcistica europea hanno raccolto due vittorie (poco convincenti), un pareggio (decisamente amaro) e due sconfitte (di cui una sorprendente).
Andiamo a vedere più nel dettaglio come si sono comportate Milan, Inter, Juventus, Atalanta e Bologna.
Il Milan e Paulo Fonseca possono finalmente respirare anche in Champions League. Dopo le sconfitte contro Liverpool e Bayer Leverkusen, i rossoneri hanno centrato la prima vittoria in questa fase a gironi. Il risultato di 3-1, però, non deve ingannare: fino all'ennesimo gol di Christian Pulisic, il quindicesimo dall'inizio del 2024, e l'espulsione rimediata dal Bruges, il Diavolo aveva tentennato e rischiato più volte di andare sotto.
Al di là della prima parte di gioco poco soddisfacente, il Milan ha mostrato segnali di crescita anche in campo internazionale e ha rialzato la testa in vista dei prossimi impegni, decisivi per ottenere la qualificazione. In particolare, è di buon auspicio la doppietta di Tijjani Reijnders, sempre più al centro della squadra di Fonseca. Il centrocampista è diventato il terzo olandese a segnare più di un gol in una partita di Champions con la maglia del Milan.
Nonostante la vittoria, giunta al 93' grazie a un tap in fortunoso di Marcus Thuram, si può dire che l'Inter ha fatto un passo indietro in Champions League dal punto di vista del gioco. I nerazzurri si sono dimostrati sfilacciati e poco incisivi, soprattutto durante il primo tempo. L'assenza di uomini fondamentali come Francesco Acerbi e Hakan Calhanoglu si è fatta sentire, così come si è fatto sentire il turnover adottato da Simone Inzaghi.
Marko Arnautovic, una delle riserve schierate dal tecnico emiliano, ha fallito un calcio di rigore a inizio ripresa. Sono dunque serviti i pezzi da novanta (Federico Dimarco, Lautaro Martinez e il già citato Thuram) per scardinare la difesa dello Young Boys. Inoltre, i salvataggi di Yann Sommer e la poca precisione degli svizzeri hanno permesso all'Inter di mantenere inviolata la propria porta durante le prime tre giornate di Champions per la prima volta nella storia. Sono 7 i punti in classifica che valgono il settimo posto.
La prestazione negativa della Juventus si potrebbe riassumere con un dato che certifica la scarsa produzione offensiva degli uomini di Thiago Motta. I bianconeri hanno tirato in porta una sola volta nel corso dei novanta minuti e, come se non bastasse, sono emerse anche molte lacune in fase difensiva.
Lo Stoccarda avrebbe potuto andare in vantaggio ben prima del 92'. Il palo di Demirovic e le numerose parate di Mattia Perin (tra cui un calcio di rigore sventato) hanno evitato un risultato peggiore. La Juventus è rimasta ferma a 6 punti dopo la partenza vincente contro PSV Eindhoven e RB Lipsia ed è tuttora in gioco per qualificarsi alla fase successiva della competizione.
L'Atalanta ha fallito l'opportunità di battere in casa un Celtic reduce dal 7-1 di Dortmund e portarsi tra le squadre di testa a quota 7 punti. I bergamaschi hanno dominato l'incontro ma hanno prodotto poche vere occasioni da gol. La traversa di Mario Pasalic è stata un'eccezione.
Le prime tre gare degli uomini di Gian Piero Gasperini rimangono complessivamente molto positive, dato che l'Atalanta non ha mai perso né subito gol ed è in piena corsa per qualificarsi alla fase a eliminazione diretta. Certo, il punto del Gewiss sa tanto di rammarico, anche se lo stesso Gasperini nel postpartita ha lodato i suoi, sottolineando come sia mancato veramente solo l'acuto finale.
Appare evidente che Vincenzo Italiano non abbia ancora trovato la quadra per il suo Bologna e trovarla è ancora più difficile in una competizione dal livello così elevato come la Champions League.
I felsinei, sconfitti anche dall'Aston Villa, devono ancora guadagnarsi la prima vittoria in questa fase a gironi, ma soprattutto sono ancora a secco alla voce gol segnati.
A Birmingham un buon primo tempo, ma solo quello. Nella ripresa i rossoblù si sono sciolti come neve al sole, finendo per subire l'uno-due degli inglesi. Un punto dopo tre partite non fa ben sperare in ottica qualificazione, ma il cammino è ancora lungo.