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·16 April 2025
Inzaghi: «Inter, fortunato di allenare grandi uomini! Segreto? L’unione»

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·16 April 2025
Inzaghi dopo Inter-Bayern Monaco terminata 2-2 in conferenza stampa ha risposto alle domande dei giornalisti presenti dopo aver conquistato un’altra storica semifinale di Champions League. La redazione di Inter-News.it è presente con la nostra inviata.
Sei consapevole di star facendo la storia dell’Inter, questa cosa ti pesa?
Sono serate che rimarranno dentro tutti noi. Battere una squadra così è difficilissimo. Dovevamo fare due grandissime partite e ci siamo riusciti. Ti ripaga di tutte le giornate passate ai ragazzi nel preparare e cercare di aiutarli perché trovi avversari di un certo spessore. Però ho la fortuna di allenare grandi uomini, senza grandi uomini non ci saremmo mai riusciti. Sono molto fortunato.
In tre anni sei riuscito a far arrivare due volte l’Inter dove non era mai arrivato. Quanto era importante arrivare tra le prime otto?
La differenza tra la vecchia Champions League e questa è proprio questo, abbiamo avuto qualche problemino in più perché è stata una stagione molto più intensa in Champions League. Tra andata e ritorno abbiamo fatto due grandi partite, siamo stati bravi sulle palle sporche e quelle inattive. Sono molto soddisfatto da allenatore, ho la fortuna di allenare dei grandissimi campioni.
Qual è il segreto di questa squadra? L’Inter ha qualcosa in più
Secondo me è come stanno bene i ragazzi insieme. Oggi Correa, Zielinski e Dumfires erano indisponibili ma erano comunque lì con noi nella panchina aggiuntiva. C’è unione. Tutti sanno di essere utili alla causa e si fanno sempre trovare pronti.
A Monaco segna Muller l’1-1 e subito dopo Frattesi fa il 2-1. Oggi Kane fa lo 0-1 e l’Inter nel giro di un quarto d’ora fa due gol: la voglia non piegarsi all’avversario è una missione?
È frutto di una grandissima lucidità, oggi prendiamo un gol dopo aver approcciato bene nel secondo tempo. Mkhitaryan era a terra per una botta a terra, pensavamo fosse fallo ma loro hanno giustamente continuato. In quel momento una squadra non forte di mente poteva accusare il colpo, invece siamo rimasti tranquilli.