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·30 Juli 2025
Il Milan prende forma, ma il disegno è ancora incerto

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·30 Juli 2025
Allegri non si è mai fatto problemi a modificare con libero arbitrio il ruolo dei calciatori a sua disposizione – i meme si sono abbondantemente sprecati. Ma la composizione della rosa rossonera, unita alle voci di mercato più insistenti, qualche interrogativo lo solleva.
Andiamo con ordine. Nelle prime due uscite amichevoli, il Milan ha schierato una difesa a 5 con Tomori, Thiaw e Pavlović centrali. Scelta che, per caratteristiche degli interpreti, sembra logica, se non quasi obbligata, e potrebbe quindi essere definitiva. Il quinto di destra è la posizione cucita su misura per Saelemaekers; lo stesso Estupiñán, nonostante al Brighton giocasse in una difesa a 4, ha una predilezione maggiormente offensiva. Fino a qui tutto bene. Restano 5 ruoli da coprire tra centrocampo e attacco. Dando per scontate le titolarità di Leão e Pulisic – i veri goal contributor della scorsa stagione – scendiamo a 3. Ed ecco che iniziano i “problemi”.Se Leão e Pulisic – che storicamente prosperano appoggiandosi a una punta di raccordo – dovessero formare una coppia offensiva in grado di togliere qualunque punto di riferimento ai difensori avversari, perderebbe di senso sia l’investimento fatto su Gimenez quanto l’obiettivo (?) Vlahovic. Il centrocampo è un nodo ancora più intricato. Che gli interpreti siano due o tre, ad oggi, Allegri si trova a disposizione un organico piuttosto ampio: Modrić, Loftus- Cheek, Fofana, Ricci, Musah, Bondo – senza considerare i probabili uscenti Bennacer e Adli.
È naturale quindi chiedersi perché la voce più insistente del mercato rossonero giri intorno a un altro centrocampista – Jashari – dal costo, per giunta, piuttosto alto. Quindi, ricapitolando: il Milan, al momento, è obbligato a puntare sulla difesa a tre per l’assenza di terzini di ruolo e di un vero leader del posizionamento difensivo. Davanti, o si rinuncia al tridente pesante o alla potenziale redemption season di Loftus-Cheek – che ha quelle caratteristiche fisiche da box-to-box adatte al gioco di Allegri e che, se vogliamo, ricordano un po’ quelle del pupillo Rabiot (16 gol e 10 assist nelle 3 stagioni con Max). Ovviamente la stagione è lunga ed è buona cosa avere a disposizione una rosa lunga e versatile. Ma, per ora, non è facile intuire come sarà composta.