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·7 Juli 2024
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Dimarco agli Europei non ha certo avuto un rendimento eccellente, complice anche una forma fisica precaria che l’ha frenato dalla seconda partita in poi. Graziani, intervenuto a Microfono Aperto su Radio Sportiva, sottolinea la differenza di prestazioni fra Inter e Italia.
BLOCCO DIMEZZATO – L’avventura agli Europei dell’Italia è finita una settimana fa, contro la Svizzera ieri eliminata ai rigori dall’Inghilterra. Tornando sul flop degli Azzurri, Francesco Graziani guarda le differenze dal campionato: «Federico Dimarco con l’Inter è stato uno dei difensori esterni più forti d’Europa. Siamo arrivati agli Europei con dei calciatori bravi, ma che molto probabilmente hanno reso il 50% in meno. Io credevo molto in Gianluca Scamacca, ma quello visto agli Europei ha dato niente alla squadra. Un po’ per colpe sue, un po’ perché i compagni non l’hanno messo nelle condizioni di incidere. Detto questo siamo una buona nazionale, ma ce ne sono quattro più forti di noi».
QUALITÀ RIDOTTA – Oltre a Dimarco, Graziani vede un altro giocatore che rispetto all’Inter è calato in Germania: «Nicolò Barella degli Europei è la brutta copia del Barella che abbiamo visto giocare in Italia, questo per fare un nome. Poi c’è stata qualche decisione sbagliata di Luciano Spalletti che ha condizionato il resto del gruppo. Questa è una squadra che non ha una sua identità, non ce l’ha mai avuta: questo, secondo me, è fra gli errori principali. Spalletti ha sbagliato tanto, ma i giocatori non gli hanno dato una mano».
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