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·8 Februari 2025
🧐 Giampaolo: “VAR? Ci fosse stato prima, avrei perso meno partite. Su Pierotti, Karlsson e Tete Morente…”
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·8 Februari 2025
Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna, in programma domani al Via del Mare. Ecco quanto ripreso da TMW:
Squadra che vince non si cambia? “Stiamo recuperando pian piano gli infortunati. Qualcuno è in differenziato ma il fatto che mettano i piedi in campo è importante. Qualcuno deve acquisire la condizione per rientrare in partita, altri devono completare la riatletizzazione. Rispetto a un po’ di tempo fa stiamo meglio. Non è detto che la squadra vincente poi non vada cambiata, in settimana accadono tante cose. Per questa partita ho qualche dubbio in più, sono contento di avere questi pensieri perché significa che i calciatori sono in crescita e la condizione sta migliorando. Possiamo avere due giocatori forti per ruolo, questo ti permette di non abbassare il livello di prestazione della squadra nei cambi”.
Come si affronta il Bologna? “Giochiamo contro una squadra forte, ho visto diverse partite, compresa l’ultima. Hanno acquisito una consapevolezza che qualche anno fa non avevano. Giocare competizioni di un certo tipo accresce l’autostima. Le squadre di Italiano sono propositive, hanno idee di gioco. Il Bologna è forte e ha individualità, in questo campionato hanno perso soltanto tre volte, hanno diversi giocatori per ruolo. Ci aspetta una partita difficilissima, lo sappiamo bene. Servirà il 110% da parte nostra”.
In che condizioni sono i nuovi arrivati? Sono arrivati con entusiasmo e già questo è molto importante. I profili sono diversi, qualcuno ha più esperienza, altri ne hanno meno ma lasciano intravedere grandi potenzialità. Sono operazioni in linea con il modo di fare calcio del Lecce. Hanno già migliorato la qualità degli allenamenti con la loro qualità e il loro entusiasmo, questo fa migliorare i calciatori. Nel tempo imparerete a conoscerli”.
E’ riuscito a recuperare Helgason “L’occhio mi è saltato su di lui già dal primo allenamento. Ho chiesto chi fosse e mi venne detto che era fuori lista. Nella settimana in cui sono arrivato si è fatto male Banda, il direttore mi ha detto che c’era la possibilità di rimettere in lista Helgason, io ho subito acconsentito. Però lo avevo notato sin da subito. Adesso sta facendo bene, è un ragazzo sereno e tranquillo, sono contento di avere un giocatore in più come lui”.
Ballottaggio Morente-Karlsson? “I dubbi sono positivi. Karlsson a Parma ha fatto un primo tempo ottimo, ma Morente finora ha giocato un grandissimo campionato. Dobbiamo essere equilibrati. Sono contento di avere Karlsson e Morente, so che ci sono delle differenze di caratteristiche, ma entrambi mi garantiscono la prestazione. Anche sull’altra fascia, Pierotti sta facendo benissimo e N’Dri ci darà una grossa mano. Non dobbiamo abbassare il nostro livello, ci vuole equilibrio in tutto sapendo che è durissima”.
Quali possono essere le chiavi della partita di domani? “Il Bologna è una squadra aggressiva, che gioca in avanti, hanno un possesso palla di grandissima qualità. La difficoltà della partita sta nella caratura dell’avversario, che è reduce da una vittoria a Bergamo, dove non è facile vincere. Il Lecce deve giocare da Lecce, con grande umiltà, abbiamo bisogno del sostegno del pubblico che in casa è determinante”.
Cosa ne pensa di Pierotti? “Quando sono arrivato avevo in mente di schierarlo a sinistra. L’ho messo lì a Venezia e sono stato disastroso. Ho capito che la fascia sinistra non gli era conforme dal punto di vista della postura. Ho capito che aveva bisogno della fascia a destra, anche per quelle che erano state le sue esperienze. Poi io non ci ho messo niente, ha fatto tutto lui. Ha ancora margini di crescita sul piano del posizionamento, ha forza straripante e buona tecnica, che ha migliorato ultimamente. Deve migliorare ancora, lo deve a sé stesso”.
Berisha può giocare con Ramadani e Helgason? “Idealmente sì, non è detto che giochino domani”.
Cosa ne pensa del var? “Il var è il più grande elemento di giustizia adottato dal calcio negli ultimi anni. Prima si facevano dei danni enormi, molti risultati erano bugiardissimi. Oggi la tecnologia ci dà una mano. Anche se il fuorigioco è di un millimetro è giusto che sia ravvisato. A me non piace il fallo di mano fischiato in maniera leggera e gratuita. Oppure, il guardalinee che alza la bandierina alla fine dell’azione: nel dubbio sono d’accordo, quando è evidente no. Gli errori ci sono sempre ma rispetto a prima il salto in avanti è importante. Ho perso tante partite che non avrei perso se ci fosse stato il var”