Calcionews24
·9 April 2025
Francesco Graziani: «Il Toro ha ottime basi: Milinkovic è un grande, Maripan deve imparare una cosa, c’è solo un giocatore che non va. La gente granata mi riconosce questo»

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Francesco Graziani negli anni ’70’ ha formato con Paolo Pulici la coppia dei gemelli del gol, come veniva chiamata: un tandem che ha permesso al Torino di vincere lo scudetto e a lui di affermarsi come giocatore rimasto nel cuore per sempre del popolo granata. Della squadra di oggi Ciccio ragiona in un’intervista su La Gazzetta dello Sport.
LE BASI – «Io vedo delle basi molto importanti e molto solide. Oggi in questo Toro c’è uno zoccolo duro straordinario. A partire dal portiere. Lasciamo stare l’errore con il Verona, l’infortunio può capitare: oggi Milinkovic è tra i portieri più forti d’Europa».
MARIPAN E COCO – «Benissimo, a me piacciono entrambi. Maripan deve essere solo un pochino più cattivo sulle palle inattive dentro l’area. Quando lo rivedo glielo ridico un’altra volta: con la sua stazza fisica deve prendere sempre lui la palla in area. Poi c’è un bel centrocampo: Ricci, Ilic, Casadei, Gineitis, tutti giovani di qualità. Sono solo dispiaciuto per Sanabria».
IL RAPPORTO COL TORO – «Mi colpisce sempre la grande simpatia e il grande rispetto che ci sono nei miei confronti. Quello che mi fa più piacere è che mi hanno sempre detto: “Potevi giocare bene o male, però sudavi per la maglia”. Io mi sono sempre identificato in questo pensiero del tifoso granata, mi ha sempre fatto piacere che mi abbiano riconosciuto la voglia di battagliare, di giocare sempre al massimo. Sì, gli otto anni di Toro sono stati i più significativi della mia carriera. Questa è stata casa mia, qui sono nati tutti e due i miei figli, qui ho iniziato la mia carriera, qui mi sono consolidato e sono diventato uomo. Quindi ritengo che questa esperienza sia stata quella nella quale mi identifico di più».
TORINO-ROMA – «Mi piacerebbe molto andare a vedere l’ultima, quella con la Roma. È la mia partita, con in campo due delle squadre con le quali ho giocato. E mi piacerebbe vederla accanto al presidente Cairo».