Fanta – i giovani che si prenderanno il 2025 | OneFootball

In questa stagione sono tanti i giovani che si sono distinti nel campionato di Serie A, grazie alla lungimiranza di alcuni tecnici come Thiago Motta, Italiano e Palladino che hanno fatto di necessità virtù e dato una chance a giocatori poco più che ventenni, non fermandosi a guardare solo la carta d’identità e l’esperienza pregressa. Andiamo a vedere, quindi, alcuni dei giovani che in questa stagione potranno trovare la loro consacrazione definitiva, facendo del 2025 il loro anno.Non abbiamo considerato Sebastiano Esposito, ormai da diverso tempo sulla bocca degli addetti ai lavori e ormai, con 7 gol stagionali, un giocatore affermato a ottimi livelli.

Fanta: i giovani che si consacreranno nel 2025

Santiago CASTRO (2004), Benjamin DOMINGUEZ (2003)

Benjamin Dominguez, Bologna (credits: Getty Images via OneFootball)

Con l’uscita di Zirkzee direzione Manchester, in estate uno dei temi principali è stato il giocatore che avrebbe sostituito l’olandese al centro dell’attacco felsineo. Dallinga è stato il prescelto, ma in realtà Sartori aveva già il titolare in casa: è Santiago Castro, classe 2004, che ha fatto valere i suoi 6 mesi di esperienza pregressi in Serie A e si è affermato come attaccante di buon livello per la nostra Serie A. La sua fanta-media finora non è eccelsa (6.98), ma è penalizzata dalle ultime due giornate in cui ha sbagliato un rigore e segnato un autogol, uniche macchie in una stagione da – finora – 4 gol, 4 assist e tante giocate positive per la sua squadra. Il suo modo di stare in campo, sempre in movimento, in pressing, può ricordare quello di Lautaro Martinez, anche per il fisico (Castro è leggermente più alto, anche se meno abile di testa). La squadra di Italiano supporta bene il suo attaccante, che sta proseguendo nel suo percorso di crescita e pensiamo possa riuscire a raggiungere anche la doppia cifra in questa stagione.Sempre nel Bologna si è affacciato alla Serie A in questa stagione Benjamin Dominguez, argentino brevilineo (166 cm di altezza) e rapidissimo, che oltre all’immaginabile abilità nel dribbling ha già realizzato 3 gol in 7 partite (6 in campionato e una in Coppa Italia). Classe 2003, attenzione perché è il tipico esterno che piace ad Italiano e può ritagliarsi un grande spazio sulla fascia sinistra, in concorrenza con Ndoye!

Pietro COMUZZO (2005)

Pietro Comuzzo, Fiorentina (credits: Getty Images via OneFootball)

Il difensore friulano classe 2005 è una delle grandi intuizioni di Palladino in questa stagione: dall’esordio in campionato è sempre stato uno dei titolari inamovibili della Fiorentina, che ha accantonato Martinez Quarta e Pongracic per dargli spazio. Lui ha ripagato con una grande leadership, non comune per un ragazzo di 19 anni, e delle prestazioni sempre di livello; la coppia con Ranieri è affiatata e lui ha ampi margini di crescita, come è ovvio alla sua età. La scuola di ottimi difensori italiani sembra essere ripartita negli ultimi anni: Bastoni, Calafiori sono gli ultimi due e Comuzzo sembra destinato a fargli compagnia, prestissimo anche in nazionale!

Nicolò SAVONA (2003)

Nicolò Savona, Juventus (credits: Getty Images via OneFootball)

Buttato nella mischia a inizio stagione per l’indisponibilità di Danilo, il ragazzo della squadra Next Gen ha colto l’occasione e ha convinto Motta, che è sempre stato favorevole a concedere delle occasioni ai giocatori che meritano, indipendentemente da età e palmares. E allora il ragazzo della Valle D’Aosta ha messo assieme 16 presenze condite da due gol (uno nel match di esordio da titolare) proponendosi anche come giocatore dalla buona spinta offensiva e dal bonus facile. Adesso, con l’addio di Danilo, il reparto difensivo della Juventus è ai minimi storici e Savona è l’unico terzino destro di ruolo – Cambiaso può giocare in entrambe le fasce ed è l’unico difensore che può giocare a sinistra, adesso lo sta facendo McKennie – perciò avrà ancora tante possibilità di mettersi in luce e mettere tanta esperienza nel suo bagaglio in vista del futuro. La situazione è quindi a lui favorevole e il ragazzo è pronto per far bene nella seconda parte di stagione.

Niccolò PISILLI (2004)

Niccolò Pisilli, Roma (credits: Getty Images via OneFootball)

Inserito in prima squadra da Mourinho a fine 2023, Pisilli è stato definitivamente lanciato da De Rossi all’inizio di questa stagione in cui ha già totalizzato ben 14 presenze, condite da due gol e un assist, tutti da subentrato. Ottimi tempi d’inserimento, buona struttura fisica e grinta da vero romanista: ha tutto per essere un giocatore importante per la Roma di Ranieri, che da allenatore navigato sa benissimo come gestire un giovane di ottime speranze, utilizzandolo nei momenti più adatti. Con l’andare della stagione, quando la situazione della Roma si stabilizzerà definitivamente, lo spazio per lui aumenterà e potrà farci vedere tutto il suo repertorio, fatto anche di una buona capacità di rifinitura e, crediamo, diversi gol nel suo destro. Il tempo è dalla sua parte.

Gaetano ORISTANIO (2002)

Gaetano Oristanio, Venezia (credits: Getty Images via OneFootball)

È il giocatore più “anziano” tra quelli citati, ma non per questo ci sentiamo di escluderlo, perché è la sua prima vera stagione da titolare in Serie A. L’anno scorso a Cagliari ha mostrato dei lampi di luce, grazie al suo ottimo sinistro, ma è andato tanto ad intermittenza, a volte anche sacrificato dai compiti difensivi assegnatigli da Ranieri alla ricerca di un equilibrio mai sufficiente nella sua squadra. Poi, nel suo momento migliore, un brutto infortunio al piede ha interrotto la crescita, rinviando i giudizi a questa stagione. L’incontro con Di Francesco è arrivato al momento giusto: l’ex allenatore di Sassuolo e Roma esalta gli esterni offensivi – chiedere a Soulè – e ha trovato nel mancino del giocatore campano un’arma al servizio del suo Venezia. Per ora ha realizzato due gol e tre assist, in una squadra che a fatica sta cercando di conquistarsi la possibilità di restare in Serie A: per lui è però solo l’inizio, in caso di retrocessione dei lagunari ci sarebbe la fila per bussare alla sua porta e portarsi a casa un giocatore con la sua qualità tecnica per la prossima stagione!

Francesco Camarda, Milan (credits: Getty Images via OneFootball)

Ultimi due nomi, facciamo quelli di Francesco Camarda (2008) e Simone Pafundi (2006). Camarda ha già all’attivo 7 presenze in Serie A – compreso l’esordio da titolare a Cagliari – e tre in Champions League, con la grande illusione del gol segnato contro il Bruges che lo avrebbe reso il giocatore più giovane a segnare nella massima competizione europea (poi annullato dal VAR). Il Milan è alla ricerca di un attaccante, ma pensiamo che possa ricavarsi dello spazio visti i frequenti problemi fisici di Abraham e Morata. Se poi dovesse essere mandato in prestito a giocare in qualche squadra con meno pressione, allora potrebbe anche trovare un buon minutaggio.Pafundi è di rientro dall’esperienza – non eccellente, bisogna dirlo – in Svizzera, sulla scia di Dimarco e Calafiori, tornati dal paese elvetico quasi trasformati. Il giocatore dell’Udinese ha totalizzato 17 presenze e un gol nella fase finale della scorsa stagione, ma poi è sceso in campo solo per due volte da agosto a oggi; Runjaic ha però avuto parole al miele per lui, lodando i suoi movimenti in fase di possesso e la sua visione di gioco. E allora, stando alle parole del suo allenatore, ci aspettiamo che possa avere della chances per mettersi in mostra: non sarà facile vista la presenza di Thauvin e Sanchez in quello che dovrebbe essere il suo ruolo, ma confidiamo che, magari una volta archiviata la salvezza, il tecnico tedesco lo possa definitivamente lanciare.

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