✨ Falletti torna a splendere: è lui l’arma in più per i playoff? La benedizione di Defendi | OneFootball

Proprio quando ci avviamo al termine della stagione, Falletti sembra aver ritrovato la brillantezza delle prime settimane in biancorosso. Prima l’assist da subentrato a Catanzaro, poi la prova da protagonista contro il Palermo: due prestazioni che sembrano un colpo di spugna su quanto di negativo visto nella fase centrale del campionato. L’uruguaiano pare quindi essersi ritrovato, anche per sua stessa ammissione, e Longo non potrà che giovarne da qui in avanti.

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Una prova da leader contro il Palermo

A livello tattico, Falletti aveva un ruolo fondamentale per la buona riuscita dei piani offensivi di Longo. E, nell’arco dei 73′ disputati, si è dimostrato all’altezza del compito. Tanta corsa, personalità nel gestire i palloni e, arretrando il suo raggio d’azione di qualche metro, un contributo offerto più nella creazione di palle gol che nel tentativo di finalizzare. Un paio di dati che mettono in mostra la sua efficacia nella gara del San Nicola: 3 passaggi chiave effettuati, dato più alto nel match condiviso con Bellomo e Lund. In più, 49 passaggi riusciti su 50 tentati, con una percentuale di precisione del 98% (la più alta della partita).

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Cosa può offrire questo Falletti al Bari?

Proprio Falletti aveva parlato del suo momento dopo la partita, dicendo: «Cercavo da tanto una prestazione così, mi mancava dalla partita contro lo Spezia. Sono contento. So che posso dare questo, e anche un po’ di più. Il gol? Cerco di fare bene, poi quello è una conseguenza». Ma anche senza reti, mantenendo le sue prestazioni su questa linea, l’ex Ternana può mettersi alle spalle un 2025 fin qui deludente e diventare la vera arma in più dell’arsenale biancorosso nella corsa ai play-off. A cominciare dalla partita di lunedì contro il Südtirol, per la quale può giocarsi le sue chance di partire tra i titolari.

E anche Marino Defendi, ex colonna del Bari e compagno di squadra di Falletti alla Ternana, ha parlato ai nostri microfoni delle potenzialità dell’uruguaiano – clicca qui per l’intervista completa: «Cesar può essere l’arma in più. Lui è un giocatore estremamente importante per la categoria. Io ci ho giocato, so che è un ragazzo che si deve sentire apprezzato, amato e a casa. Se trova quell’equilibrio legato a questi fattori, diventa un giocatore devastante, capace di rompere gli equilibri».

Della sua importanza a livello tattico, Defendi ha poi approfondito: «Quest’anno si è visto poco, magari non si è ancora adattato al 100%, ma potrà essere decisivo. Lui è un giocatore che non si deve sprecare a correre dietro agli avversari: magari qualcun altro può fare un pressing in più per lasciargli quella brillantezza che gli consenta di saltare l’uomo in ogni zona del campo. Lui è uno di quelli che, quando è in bolla, non ce n’è per nessuno». Una benedizione che fa ben sperare.

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