Cagliarinews24
·25 Juli 2025
Ex Cagliari, Thiago Ribeiro: «Ho cominciato a soffrire di depressione nel 2014, è durata otto anni»

In partnership with
Yahoo sportsCagliarinews24
·25 Juli 2025
L’ex giocatore del Cagliari Thiago Ribeiro si è aperto in una lunga e toccante intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ripercorrendo un periodo difficile della sua vita. L’attaccante brasiliano ha parlato apertamente della depressione che lo ha condizionato dopo il suo addio alla Sardegna.
Le parole di Thiago Ribeiro offrono uno spaccato intimo e sincero sulle sfide personali che un calciatore può affrontare al di là del campo da gioco. L’esperienza al Cagliari, dove ha lasciato un ricordo positivo tra i tifosi per il suo impegno e le sue giocate, è stata evidentemente un capitolo significativo della sua vita. Il distacco dall’Isola, dall’ambiente e dalla routine consolidata ha innescato una fase di profonda difficoltà psicologica, culminata nella depressione.
Queste dichiarazioni sottolineano l’importanza del benessere mentale nello sport professionistico e la sensibilità che si dovrebbe avere verso le vicende personali degli atleti. Spesso si tende a idealizzare la vita dei calciatori, dimenticando le pressioni, i cambiamenti repentini e le fragilità umane che possono emergere in momenti di transizione.
Il fatto che Thiago Ribeiro abbia scelto di condividere pubblicamente la sua esperienza con la depressione è un atto di grande coraggio. Il suo racconto può servire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute mentale, abbattendo stigma e pregiudizi. È un messaggio importante che dimostra come anche figure pubbliche e apparentemente di successo possano attraversare momenti di crisi profonda. Le sue parole:
DEPRESSIONE – «Giocavo al Santos, ma non ero felice. Provavo angoscia nel vivere. Anche se una ragione specifica non c’è mai stata. Ho cominciato a soffrire di depressione a fine 2014, ed è durata per otto anni. Un’eternità. Ho fatto migliaia di sedute da psicologi e psichiatri, ma neanche loro sono riusciti a capire realmente il mio problema. Al Santos le cose andavano bene, in famiglia anche».