Calcionews24
·21 Maret 2025
De Siervo, le linee guida del terzo mandato: «Lotta alla pirateria, dobbiamo soddisfare le diverse esigenze di diverse generazioni»

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Luigi De Siervo, recentemente rieletto amministratore delegato della Lega Serie A per il terzo mandato, ha delineato gli obiettivi futuri in un’intervista al Corriere della Sera. Di seguito le sue parole.
TECNOLOGIA – «Abbiamo messo la tecnologia al servizio dei contenuti per standardizzare il livello di immagine. Ci serviamo di registi che seguono le stesse direttive, guidati da un tutor che proviene dalla Premier League. In pratica non offriamo solo la narrazione classica con la camera 1, che segue lo sviluppo del gioco. In aggiunta abbiamo inserito un numero maggiore di telecamere per offrire un racconto più cinematografico dell’evento, che indugi maggiormente sui protagonisti».
CENTRO PRODUZIONE – «Abbiamo investito nel centro di produzione di Lissone, siamo una lega all’avanguardia. I primi ad aver introdotto il VAR, la Goal line technology, il Saot, il fuorigioco semi-automatico».
FRUIZIONE DIFFERENZIATA – «La Lega Serie A sui vari social conta 40 milioni di followers e declina i vari contenuti in otto lingue diverse. Abbiamo l’obbligo di inseguire i tifosi sulle varie piattaforme: siamo solo a metà del percorso, cerchiamo di offrire un prodotto che sia il più sexy possibile».
TARGET DIVERSI – «Per soddisfare le diverse esigenze non possiamo ignorare che cambiano gli strumenti di informazione. I boomers guardano la partita su un device tradizionale e leggono quotidiani. La Generazione X oltre alla tv fa uso della radio. I Millennials viaggiano su YouTube, la Generazione Z su Twitch e TikTok. È un lavoro mastodontico da fare. Per ogni segmento di clientela occorre pensare un prodotto differente. C’è chi segue l’evento live e chi preferisce limitarsi agli highlights. I più giovani amano l’interazione, infatti l’applicazione di DAZN, Fan Zone, sta riscuotendo notevole successo».
PIRATERIA – «Abbiamo già fatto molto nella lotta alla pirateria, ora attendiamo che la Guardia di Finanza commini le multe da 5.000 euro agli utenti finali del pezzotto per dimostrare che chi sbaglia paga».
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