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·11 Februari 2025
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Ricca di emozioni l'ultima giornata di Serie A: l'Atalanta torna a fare la voce grossa, il Napoli frena, l'Inter batte la Fiorentina e si porta proprio a -1 dalla vetta della classifica.
E non solo: il Cagliari si aggiudica lo scontro salvezza col Parma, che vede sempre più nero come Hellas e Monza. E la classe arbitrale. Di seguito il pagellone da 10 a 0 dell'ultimo turno di campionato.
Dopo un pari e il ko in Coppa, era attesa la reazione della Dea, contro la peggior difesa del campionato. E così è stato. Manita senza appello (4-0 già nel primo tempo) e pokerissimo di Re Mida Retegui, a quota 20 gol in 24 partite. L'Atalanta stravince e accorcia a -5 dal Napoli: Gasp rientra nella lotta Scudetto?
Dia si fa male? Entra Pedro (37 anni) e fa doppietta. Dele-Bashisu reinventato (pure) esterno? Entra e fa gol. Castellanos non segna all'Olimpico da ottobre? Fa due assist, poi si sblocca. Ciò che sorprende di questa Lazio sono le mille soluzioni a disposizione di Baroni, o meglio che Baroni stesso si è costruito strada facendo e lavorando. È vero che il Monza sembra più morto che vivo, ma partite del genere devi saperle approcciare. La Lazio non sbaglia neanche stavolta.
Spesso si sente dire che chi arriva in Italia dall'estero ha bisogno di ambientarsi: "Qui si difende meglio, il calcio è più tattico, eccetera eccetera". Ditelo a Santiago Gimenez e Randal Kolo Muani. Il messicano ci ha messo 30 minuti per sbloccarsi in Serie A, i gol di Kolo Muani alla Juve (5 in 3 partite) ormai già quasi non stupiscono più. Tanto fa il contesto e il momento, ma i due attaccanti finora non hanno sbagliato un colpo. Se il buongiorno si vede dal mattino...
Per tiri effettuati in partita secca, nel girone di andata l'Udinese è stata la squadra che più ha messo in difficoltà il Napoli. Runjaic non se lo scorda e al Mardona ripropone un atteggiamento aggressivo e coraggioso, cambiando pure modulo e schierandosi la difesa a 4. Uno così o è un pazzo o è un genio: il meritato pareggio suggerisce la seconda opzione.
Dopo due ko di fila, in casa col Parma (scontro diretto) era vietato sbagliare: il Cagliari (ri)mette in mostra ciò che di buono si era visto contro la Lazio e sbaraglia la squadra di Pecchia, sfortunata e demotivata. I rossoblù sono l'esatto opposto: per credere vedere l'espressione facciale di Nicola dopo la rete decisiva di Coman, a segno 1' dopo il suo esordio con i sardi.
Un bel 7 anche all'Inter, nonostante la partita condizionata dagli episodi arbitrali contro la Fiorentina la prestazione della squadra di Inzaghi è stata più che positiva dopo il 3-0 subito a Firenze della scorsa settimana. Un'Inter che torna alla vittoria e sfrutta il passo falso del Napoli, portandosi solo a -1 dai partenopei.
Tra la sfida di Coppa Italia a San Siro e la trasferta prossima in casa del Porto, la gara di Venezia sembrava quasi un impiccio per la Roma di Ranieri, 9ª in campionato e con Hummels e Paredes "in vacanza" mentre i compagni viaggiano verso la Laguna. Il rigore di Dybala è la sintesi massima della partita dei giallorossi, che ottengono col minimo sforzo la seconda vittoria in trasferta del loro campionato.
Conte finisce la sfida con l'Udinese con un 4-2-4 sbilanciassimo, ma il Napoli non solo non segna, ma neanche crea. La rabbia dentro cresce, ma fuori bisogna smorzare: "Occasione persa? Per l'Europa no", dice il tecnico. Non gli crede nessuno, ma in un certo senso ha ragione: la verità è che questo Napoli ha i suoi limiti e contro l'Udinese si sono palesati. Manca un piano B tattico e le alternative non sono all'altezza dei titolari.
Il "povero" Como di Fabregas al Sinigaglia mette in scena un'altra grande gara, ma raccoglie il 4º ko nelle ultime 5 partite. In casa ha perso 1-2 contro Juventus, Atalanta e Milan: la squadra gioca bene e segna, ma alla fine perde. E fuori casa neanche gioca bene: solo il Venezia ha raccolto meno punti. Il calendario dice Fiorentina, Napoli, Roma, Venezia e Milan. Non sarà semplice ma Cesc deve iniziare a concretizzare.
Il Venezia ci prova (0.72 xG), ma contro una Roma ben messa in campo non riesce mai a sfondare. Nonostante per i giallorossi, come detto, non fosse la gara della vita. Ora la salvezza dista 5 punti: la rincorsa sarà durissima. L'addio di Pohjanpalo si fa già sentire.
Sprofonda anche l'Empoli, lontano parente di quello ammirato ad inizio stagione: la vittoria manca da dicembre, 2 pareggi e 7 ko nelle ultime 9 gare. Dopo un buon primo tempo (palo di Colombo), la squadra di D'Aversa si arrende di fronte alla (nuova) qualità del Milan. Nonostante lo slancio dell'uomo in più avuto per 10' nella ripresa e sullo 0-0.
Un punto dietro l'Empoli, in zona rossa, c'è il Parma di Pecchia, che a Cagliari perde sia Djuric sia il secondo scontro diretto di fila (dopo quello in casa col Lecce). Che sarebbe il terzo, se si conta anche il ko di Genoa, il 4º nelle ultime 5 partite. La società ha ribadito la propria fiducia al tecnico: una sorpresa nel calcio di oggi.
Crolla anche un Verona incerottato, che non può nulla contro l'Atalanta. Senza Duda, Serdar e Tengstedt, ceduto Belahyane, Zanetti schiera i suoi come può, ma la Dea domina e prende il largo già nel primo tempo. La brutta sensazione è che l'Hellas neanche ci abbia provato. A fine gara il tecnico chiede scusa ai tifosi per l'ennesima figuraccia fatta in casa (0-3 con la Lazio, 1-4 con l'Empoli, 0-5 con l'Inter, 0-3 con la Juve).
A proposito di arrendevolezza, stupisce la reazione del Monza in casa della Lazio. Che però dura solo 30 minuti. Bocchetti esonerato dopo il 5-1 dell'Olimpico e l'ultimo posto in classifica, sempre più disperata (salvezza a -8). Torna Nesta. La sensazione, guardando anche il mercato, è che in casa Monza si sia già iniziato a programmare il futuro piuttosto che inseguire il quartultimo posto.
Non è la prima volta che gli arbitri finiscono allo 0 del nostro pagellone. Purtroppo. Il tocco di mano di Gatti divide, mancano il rosso a Cacace e un rigore al Torino ("errori sia dell'arbitro che del VAR", l'ammissione a OpenVAR). Anche il corner assegnato all'Inter, da cui è nato il gol dell'1-0, non è una decisione corretta.
E il caso Tomori (secondo giallo estratto ai danni del difensore dopo un fuorigioco di Colombo che il VAR vede ma che, da regolamento, non può correggere) è semplicemente follia burocratica. Da episodi dubbi nonostante il VAR siamo passati a episodi non più dubbi ma neanche corretti con l'ausilio delle immagini. Servono chiarimenti e modifiche regolamentari: che tutto questo almeno serva da lezione.
📸 Alessandro Sabattini - 2025 Getty Images
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