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·2 Juli 2025

Cosa serve al Napoli di Antonio Conte in questo mercato estivo

Gambar artikel:Cosa serve al Napoli di Antonio Conte in questo mercato estivo

Memore degli errori della disastrosa stagione 23/24 e conscia dell’inadeguatezza della rosa a competere su più fronti, la società ha manifestato la volontà di intervenire con forza sul mercato – forte del tesoretto della cessione di Kvara e dei proventi della prossima partenza di Osimhen – per consegnare a Conte un organico in grado di stare in prima fila ai blocchi di partenza e, perché no, dare più di un semplice sguardo all’Europa. La linea che il ds Manna sembra intenzionato a percorrere non si riduce all’allungamento di una rosa obiettivamente corta, ma è orientata alla costruzione di un organico camaleontico, con l’acquisto di giocatori versatili e interscambiabili in grado di interpretare più ruoli e sistemi di gioco.

Gli esterni

La priorità è sicuramente la fascia sinistra, rimasta sguarnita dopo l’addio di Kvara, dove il Napoli sembra intenzionato al doppio colpo, ma puntando su profili con caratteristiche diverse: un esterno creativo, che veda la porta, abbia gol e assist nelle gambe e sia abile nell’uno contro uno (Lang sembra il prescelto) e uno da binario, altrettanto in grado di creare superiorità ma più fisico e incline alla doppia fase, capace di integrare la quantità che Conte richiede e di giocare anche sul versante destro facendo il lavoro di Politano (il nome più forte è quello di Ndoye; stuzzica il binomio Chiesa-Conte, ma l’integrità del classe ‘97 è un’incognita non da poco).


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Sulla corsia di destra, il Napoli potrebbe imbastire un’operazione numericamente intelligente, coprendo due zone di campo con un solo acquisto di qualità. Serve un’alternativa di livello a Di Lorenzo e un esterno capace di svolgere le mansioni di Politano: capace di spingere, ma con un occhio anche alle spalle, interpretando il ruolo con fisicità, intraprendenza e gamba. Tutte le strade sembrano portare a Juanlu Sánchez, laterale classe ‘03 del Siviglia che in questa stagione ha coperto qualunque ruolo della catena di destra, dal terzino all’esterno d’attacco, compresa la mezz’ala.

La Punta

Un’altra punta, in grado di far rifiatare Lukaku o, perché no, giocarci insieme, è un obiettivo primario: i pochi gol arrivati dagli attaccanti nella scorsa stagione impongono un acquisto importante davanti. Le strade percorribili al momento sembrano tre: le analizzeremo in ordine di verosimiglianza. Lucca pare il nome più quotato e l’acquisto più ponderato, presumendo la titolarità di Big Rom: un’alternativa di livello e con caratteristiche simili al belga, capace di allungare la squadra e aggiungere centimetri sui piazzati; sarebbe una soluzione in continuità con la proposta di gioco e che non stravolgerebbe l’assetto. Un profilo in grado di abbinare forza e attacco della profondità è quello di Kean, che ben si inserirebbe nei meccanismi offensivi cuciti su Lukaku, con il grande punto a favore dell’attacco dello spazio. Si creerebbe un dualismo senza dubbio straordinario, ma sono pur sempre due attaccanti che reclamano la titolarità: alternarli non sarebbe semplice. Disegno tattico che andrebbe invece ridisegnato qualora dovesse arrivare Núñez: più forte nell’attacco degli spazi che come riferimento unico, sicuramente più appetibile ma con pretese da titolare, spariglierebbe le carte in tavola e aprirebbe le porte ad un assetto offensivo inedito (ma pensare che Conte rinunci al suo scudiero pare improbabile).

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Al centro della difesa

Nonostante la difesa del Napoli sia stata la meno battuta d’Europa e Rrahmani il più continuo tra i difensori, l’aggiunta di un centrale di alto livello da alternare al kosovaro al fianco di Buongiorno contribuirebbe ad accrescere ulteriormente la resistenza del muro azzurro e permetterebbe di affrontare il triplo impegno con rotazioni di livello, facendo fronte ad eventuali infortuni con maggiore serenità (vedi il numero di partite saltate da Buongiorno l’anno scorso). Beukema è il nome più indicato: caratteristiche non troppo diverse da Rrahmani, abituato a giocare al fianco di un centrale che rompe la linea e ottimo in fase di impostazione, potrebbe partire come alternativa illustre fino a guadagnarsi la titolarità a stagione in corso.

E poi?

E poi… un laterale sinistro, di piede mancino. Numericamente non è la priorità, in quella zona ci sono Olivera e Spinazzola. Tuttavia, nella scorsa stagione l’assenza di un mancino capace di spingere e rifornire gli attaccanti con palloni di qualità si è fatta sentire spesso: l’uruguagio è un terzino solido e affidabile, ma la verve offensiva non lo contraddistingue; Spinazzola, invece, ha dimostrato di avere ancora lo spunto dei giorni migliori, ma a intermittenza e senza garanzie fisiche. Un innesto come Miguel Gutiérrez (Girona) porterebbe un’ondata di qualità e di spinta alla corsia di sinistra e bilancerebbe bene una posizione più conservativa di Di Lorenzo quando il Napoli costruisce a tre, oltre a una gamma di alternative eccellenti e variegate a disposizione di Conte.

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