Calcio e Finanza
·28 Desember 2024
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·28 Desember 2024
Il presidente del Coni Giovanni Malagò è quasi arrivato alla fine del suo terzo mandato. Il prossimo 26 giugno si terranno le elezioni, ma il dirigente non sa ancora se le vivrà da attore o da spettatore. La legge dice che non può più candidarsi per il limite di mandati raggiunto, ma in un Paese in cui una deroga non si nega a nessuno pare ovvio che il capo dello sport italiano non abbia rinunciato all’idea di restare in sella.
«Io starò qui fino all’ultimo giorno con il massimo impegno, non chiedo più niente a nessuno. Se qualcuno si appassiona alla mia vicenda bene, altrimenti attendo serenamente gli sviluppi», ha raccontato in un’intervista a La Stampa. «Non mi aspetto nulla, sono totalmente fatalista», ha aggiunto a proposito di una possibile deroga.
Alla domanda se dopo di lui il rischio sia quello di un diluvio, Malagò rispoonde: «Non sono così presuntuoso da pensarlo. Faccio solo notare il fatto più unico che raro di un presidente di un comitato olimpico nazionale sostituito a un meno di un anno da un’edizione dei Giochi ospitati nel paese di appartenenza. E ottenuti sotto la stessa presidenza».
Sull’ipotesi di un presidente donna al Coni in futuro: «Credo proprio di sì. Se l’ho già individuata? No, ma una cosa è sicura. Non appoggerò nessuno che non venga dal mondo dello sport. Fare il contrario significherebbe rinnegare le battaglie sull’autonomia». In chiusura, una battuta sul caso Sinner e sulla Wada: «Credo nella totale innocenza di Jannik. Con i metodi della Wada mi sono già dovuto purtroppo confrontare. E con questo le ho risposto».