Conferenza stampa Guardiola pre Juve Manchester City: «La Juventus è la miglior squadra d’Italia, non mi fido dei loro tanti pareggi. Thiago Motta? Ci vuole tempo» | OneFootball

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·10 Desember 2024

Conferenza stampa Guardiola pre Juve Manchester City: «La Juventus è la miglior squadra d’Italia, non mi fido dei loro tanti pareggi. Thiago Motta? Ci vuole tempo»

Gambar artikel:Conferenza stampa Guardiola pre Juve Manchester City: «La Juventus è la miglior squadra d’Italia, non mi fido dei loro tanti pareggi. Thiago Motta? Ci vuole tempo»

Conferenza stampa Guardiola pre Juve Manchester City: le sue dichiarazioni alla vigilia del sesto match di Champions League 2024/25

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve è attesa dalla super sfida contro il Manchester City, valida per la sesta giornata di Champions League. Bianconeri che vogliono tornare alla vittoria in campo europeo che manca da oltre due mesi (2 ottobre, Lipsia-Juventus 2-3).

Nel giorno di vigilia, martedì 10 dicembre, Pep Guardiola è intervenuto in conferenza stampa dalle 19.00 per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


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FODEN RECUPERATO – «Non penso, forse qualche minuto però non penso. Ma è bello che sia tornato ad allenarsi e speriamo possa migliorare».

AKANJI – «Non so ancora, per lui ci vorrà più tempo rispetto a Manu, ancora un paio di partite».

DIFENSORI – «Sì, li amo. Possiamo fare di meglio ma dobbiamo trovare qualcosa dentro di noi per ottenere risultati migliori. Non sono la persona ideale per dare questi giudizi. Sono soddisfatto di cosa sta facendo la squadra, devo garantire una buona prestazione e le partite di questa settimana sono importanti».

VINCERE PROSSIME TRE PARTITE – «Come già detto, non siamo nella posizione di fare questi commenti. Il fatto di vincere o meno più partite, affrontiamo una alla volta. Siamo in una posizione, come successo col Feyenoord e con l’Inter, in cui cerchiamo di vincere la partita. Dobbiamo fare punteggio per qualificarci».

JUVENTUS – «La Juve è la Juve, in Italia è la squadra migliore, un club storico. Sono abituati a giocare sotto pressione, hanno moltissima qualità. Han fatto un lavoro eccezionale col Bologna, anche nella mentalità dei giocatori grazie all’allenatore. Ci vuole tempo per assestarsi. Riuscirà a creare quello che vuole l’allenatore e non vedo l’ora di incontrarlo domani».

COME STA LA SQUADRA – «La squadra sta bene, l’importante è avere la rotazione giusta. Abbiamo infortuni negli stessi reparti, soprattutto in difesa, e ci ha creato difficoltà. Noi spingiamo in ogni partita, queste cose capitano. Possiamo fare meglio ma cerchiamo di farlo con i giocatori a disposizione. Parliamo di un gruppo, mancano delle cose ma dobbiamo trovare la chiave giusta per ottenere i risultati».

TANTI ERRORI – «Questo è il modo in cui giochiamo, ci assumiamo la responsabilità delle conseguenze. Dobbiamo giocare in modo semplice, la nostra forza è il possesso palla. Corriamo come disperati quando non abbiamo la palla, quando ce l’abbiamo facciamo cose eccezionali. Siamo in un momento in cui facciamo cose non con il giusto ritmo, è una fase di transizione. Dobbiamo essere più semplici nell’approccio, riconquistando la fiducia in noi stessi. Muoverci tutti insieme e far evolvere il gioco nella maniera giusta, ma dobbiamo cambiare qualcosa anche a livello mentale».

GIOCATORI CHE GIOCANO SPESSO – «È una questione mentale, dobbiamo fare meglio le cose semplici. Il fatto che giocano continuamente è un periodo duro, hanno molta forza e non lo dimentichiamo. Loro sono sempre a disposizione, li ammiro tantissimo. Gli altri infortunati stanno tornando».

COSA HA IMPARATO IN QUESTO PERIODO – «Dobbiamo trovare soluzioni nella squadra e restituire tutto questo ai calciatori. Non è la posizione preferita per tutti noi ma la situazione non è sempre perfetta. È un privilegio gestire situazioni del genere: perdere tanto è un’eccezione, non è normale, ma devo prendere le cose come vengono. Abbiamo vinto in passato, abbiamo un sacco di record, ma dobbiamo trovare un giusto equilibrio per riprendere a vincere ed essere competitivi. Sono fiducioso che la situazione potrà migliorare. Ho fiducia nella mia squadra, dopo anni al City li conosco e so come si comportano. Se ci sono problemi cercheremo di risolverli, ci sono momenti di crisi succedono a tutte le squadre e cercheremo di tornare ai risultati».

FIDUCIA – «Bisogna avere fiducia anche a seconda delle azioni che creiamo durante la partita. La fiducia ce l’abbiamo, se vogliamo difendere, attaccare, fare le cose in modo semplice con la fiducia necessaria. Dobbiamo imparare a fare le cose semplici nella maniera giusta. Non è questione di avere Ronaldo o Messi, ma tutti devono riprendere dal basso e gradualmente tornare ad essere la squadra che eravamo».

SI ASPETTAVA DIFFICOLTA’ DALLA JUVE – «Lottiamo per tornare a essere ciò che eravamo ma dopo 8 anni un periodaccio può starci. Torneremo ad essere chi siamo. Veniamo giudicati dai risultati. Non mi permetto di commentare la Juve, sono lontano. Ho visto le partite gli ultimi 3/4 giorni, sono sulla buona strada. Non è facile entrare in un posto nuovo e inserire subito tutte le cose nuove in società che ti danno l’obbligo come Juve, Milan e Inter. C’è bisogno di tempo. Io il primo anno al Manchester non ho vinto, ma mi han dato pazienza e abbiamo fatto la storia».

COSA STA IMPARANDO DA QUESTO PERIODO NEGATIVO – «Preferisco non imparare niente. La prendo come normalità, è eccezionale vincere così tanto. Ho detto tante volte in Inghilterra che prima o poi questo sarebbe dovuto succedere, queste cose possono accadere. Puoi uscire da situazioni del genere in più o meno tempo, ma uscirà sole presto. La prendo come assoluta normalità, succede a tutte le squadre, allenatori e giocatori di tutto il mondo. Eccezionale sarebbe vincere il Triplete ogni anno».

NON SI FIDA DEI PAREGGI DELLA JUVE – «Normale, anche se venisse da 10 vittorie di fila non mi fiderei mai. Né della Juve né da altre squadre. Sappiamo chi siamo noi. Ho un grandissimo rispetto per la Juve, devo parlare ai miei giocatori ma in queste settimane abbiamo parlato solo di noi, per uscire da questa situazione. C’è rispetto per la Juve, ma dobbiamo guardare a noi per battere non soltanto la Juventus ma anche le squadre contro cui dobbiamo giocare nelle prossime settimane».

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