Conferenza stampa Baroni: «Qui si lavora FORTE. NON faccio proclami, penso solo all’oggi. Nuno Tavares e Castrovilli…» | OneFootball

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Lazionews24

·17 Agustus 2024

Conferenza stampa Baroni: «Qui si lavora FORTE. NON faccio proclami, penso solo all’oggi. Nuno Tavares e Castrovilli…»

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Conferenza stampa Baroni: il tecnico parla alla vigilia della sfida al Venezia. Le dichiarazioni del nuovo allenatore della Lazio

Vigilia di campionato per la Lazio, con il mister Marco Baroni che presenta in conferenza la sfida al Venezia. Lazionews24 ha seguito live l’evento.


COME ARRIVA LA LAZIO AL DEBUTTO – «Arriviamo bene, abbiamo recuperato anche qualche giocatore. Purtroppo c’è stato questo piccolo problema con Gila, ma la squadra sta bene. Siamo pronti da questo punto di vista. Il campionato è il solito bellissimo campionato, sempre difficile e dove noi dovremo essere assolutamente all’altezza».


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EMOZIONI DA DEBUTTO – «Il bello del mio lavoro è che mi alzo ogni mattina emozionato. Cerco di trovare motivazioni con me stesso, quando fai qualcosa che ami hai sempre un po’ di emozione. In questo momento c’è grande concentrazione, anche emozione di partire alla prima di campionato davanti ai nostri tifosi. Ci sono tutte queste sensazioni belle che poi si traducono in concentrazione nel lavoro della squadra».

A CHE PUNTO E’ LA LAZIO – «Il nostro lavoro è una crescita continua, si è cambiato qualcosina. Quando ho parlato dell’obiettivo principale è quello di creare un’identità forte, di una squadra dove tutti lavorano insieme al gioco collettivo. Questa è la cosa che mi piace e che vogliamo portare avanti. Il concetto che mi piace è vedere una squadra che ha grande partecipazione, che è centrata, si spende e dà tutto per se stessa e per i tifosi. Mi piace vederlo nella mia squadra, questo non deve mai mancare. E poi all’interno ci sono i miglioramenti che dovremo fare. A me non piace molto parlare di tempi, il tempo è domani e io vivo ora. Non guardo molto lontano, però mi aspetto già le cose su cui abbiamo lavorato insieme».

PERCHE’ LA SCELTA DIA – «La Lazio è stata alla ricerca di giocatori bravi e Dia è uno di questi. Quando abbiamo portato dentro Noslin c’era anche Immobile oltra a Taty. Non ci cambia molto, la cosa importante è portare dentro giocatori bravi. Dia sa fare gol, lo ha dimostrato. Ha mobilità, non dà punti di riferimento e a me questi piace, ne eravamo alla ricerca. Serve grande mobilità anche in mezzo al campo, lui è uno di questi bravi che ci può dare una grande mano».

COSA ASPETTARSI DAL VENEZIA – «Domani è una partita in cui le difficoltà ci saranno sicuro, è sempre così. Dobbiamo avere quelle componenti che ho detto prima. Serve una partita di grande compattezza, spirito e agonismo. Nelle distanze si trovano le due fasi secondo me».

MEGLIO LA LAZIO CON IL VERTICE BASSO – «Ho un centrocampo con alcuni giocatori con determinate caratteristiche. Sia Rovella, che Cataldi, che Vecino possono fare il vertice basso o il mediano. Non mi piace pensare a un centrocampo posizionale, questo sto cercando di portarlo alla squadra. Ci sono due fasi, serve una mobilità e un interscambio di ruoli nel momento in cui c’è da costruire o da andare a prendere alta un’avversaria. Spesso la vedrete, la voglio vedere anche sul campo. Guendo ha molta mobilità, non mi piace rimanga in una zona. Lo stesso Dele-Bashiru, Castrovilli che è un ragazzo che sta trovando sempre più la condizione ed è veramente interessante. Ha avuto un periodo di inserimento dal punto di vista fisico, ma si sta allenando sempre meglio. Abbiamo ragazzi interessanti che devo essere bravo a gestire».

LAZIO GIA’ COMPLETA PER GLI ALTI LIVELLI – «Io guardo i nomi che sono con me in squadra, lavoriamo su questi. Poi con la società c’è un confronto diretto sempre. Per adesso siamo questi, andiamo avanti con questi».

DOVE PARTE LA LAZIO – «Le griglie le faccio fare agli altri. Perdonatemi questo, ma io non ho mai fatto proclami nella mia vita, ho sempre pensato a migliorare me e chi mi è vicino e a lavorare duro. I conti si fanno alla fine. Leggo tanti articoli, ognuno esprime il suo pensiero, noi si lavora forte».

RIGORISTA E VICE CAPITANO – «Il vice lo sceglierò io di gara in gara. Quando è stata messa la lente d’ingrandimento sul fatto che Cataldi ha portato la fascia a Patric allora era vice. Lo faccio per togliere equivoci, la squadra avrà sempre un capitano e un vice. Rigorista? Io scelgo di gara in gara, poi abbiamo diversi giocatori che possono calciarli. E’ una valutazione a cui devo pensare ancora, poi ci sono situazioni di momenti. La squadra quando va in campo ha primo, secondo e terzo rigorista».

CENTROCAMPO SENZA VISIONE E QUALITA’ NELL’ULTIMO PASSAGGIO – «Nel mezzo c’è dentro del lavoro. La rifinitura è una delle zone più difficili su cui lavoriamo. Quando parlo di verticalità cerco di far vedere alla squadra le soluzioni che ci sono dietro la linea difensiva, è una delle zone dove dovremo andare molto dentro. Non dobbiamo perdere palleggio, è una delle cose che continuiamo ad alimentare. Serve molta verticalità e la profondità quando trovi squadre che si chiudono molto. Ci sono ragazzi che devono crescere da questo punto di vista ma solo col lavoro possono farlo».

QUANTO ENTUSIASMO C’E’ – «La squadra, anche nelle amichevoli, nei momenti di difficoltà non ha mai perso di identità o compattezza. Questa è una delle cose che sono fondamentali, la squadra deve stare sempre dentro la prestazione, che è fondamentale e determinante».

CASTROVILLI FARO NEL MEZZO – «Anche se non mi piace parlare di singoli voglio spendere una parola per lui. Ha qualità, ultimo passaggio, il tiro, può fare gol. Sta lavorando forte per trovare la miglior condizione, a breve sarà al 100%».

UNDICI TITOLARE PER IL VENEZIA – «L’avversario è un avversario di cui ho visto alcune partite che fanno poco testo, ma hanno fatto buone gare. Domani ci saranno delle difficoltà importanti. Per quanto riguarda i titolari ho un paio di dubbi, ma sono principalmente in virtù delle valutazioni su qualcuno rientrato da poco. Devo valutare bene, è una partita dove fino ad ora abbiamo fatto molti cambi. E’ una partita dove gestire bene le risorse, anche nelle scelte iniziali il fatto di valutare bene chi ha fatto più allenamenti, chi sta meglio, chi è rientrato da poco verrà valutato».

FOLORUNSHO O ALTRI PROFILI – «Domani giochiamo, oggi non parlo di questo aspetto. Mi sembra decontestualizzato. Capisco voi e le situazioni, ma io voglio stare dentro a quello che ora è fondamentale».

OBIETTIVO PREFISSATO COME SQUADRA – «Quelli di squadra ve li ho dati, gli altri sono migliorare il campionato dello scorso anno. Qua si lavora forte per obiettivi importanti. Poi lasciamo fare i nomi, c’è sempre il campo e la squadra là dentro deve essere pronta. E questa è una mia responsabilità».

FIDUCIA DEI TIFOSI E INIZIO TRANSITORIO – «La società ha delineato i cambiamenti fatti. Sono andati via alcuni, poi sono arrivati dei giovani che mi auguro arrivino più in là. Quando non parlo di chi non c’è io devo valorizzare quelli che ho, parlare dei miei giocatori. Se chiedo tempo vuol dire che questi non sono pronti? Non lo farò mai. Non abbiamo tempo, inutile girarci intorno. Domani ci sono tre punti, non sarà facile ma ci vuole dentro già da subito una squadra prestativa dal punto di vista mentale, di voglia e compattezza. Queste componenti ti fanno superare e lavorare su quelle cose su cui non sei pronto e sulle problematiche che ci sono in una partita. Questo è l’atteggiamento che ci sarà sicuro».

ISAKSEN – «Giocatore forte e bravo, deve entrare in questa consapevolezza. Deve caricarsi di questa responsabilità. Prima aveva davanti un giocatore bravo, ora deve caricarsi un po’. Sto cercando di liberargli la testa. Ha gamba e qualità. Spesso parlo di gioia, la gioia è andare in campo con il piglio di chi non teme, di chi non ha paura e vuole andare a testa alta a giocare sull’avversario. Sbaglio? Ci riprovo e lui ha tanta qualità. Sono convinto la esprimerà».

LE ROMANE PIU’ INDIETRO RISPETTO ALLE BIG – «Io sono abituato a guardare adesso. Questi pareri li rispetto, però loro devono fare questo, io faccio un altro lavoro. Sto attento a portare la mia squadra più in là, ogni giorno, ogni ora e ogni gara. Questo mi può aiutare a rompere qualche pronostico fatto all’inizio».

NUNO TAVARES DALL’INIZIO – «E’ uno di quelli che devo valutare. Sta bene ma devo essere bravo a gestirlo. Magari non ha partite, solo allenamenti. Va forte, sicuramente però non ha i 90 minuti. Devo valutare bene il suo impiego».

PARTITE PIU’ IMPORTANTI DELLA SUA CARRIERA – «Al 100%, ve l’ho già detto. Io e il mio staff sappiamo dell’opportunità, abbiamo lavorato duro e daremo tutto quello che abbiamo per fare bene».

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