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·17 Mei 2025
Claudio Sala: «Il Torino non morirà mai, ma adesso i tifosi vogliono tornare a sognare» – ESCLUSIVA

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·17 Mei 2025
(Lorenzo Bosca – Inviato al Salone del Libro di Torino). Pochi lo sanno, ma il 4 maggio 2025 anche Claudio Sala ha letto i nomi dei caduti di Superga dinanzi alla lapide che trova ubicazione alle spalle della Basilica. L’ha fatto, una manciata di minuti prima della ‘canonica’ celebrazione che ha visto Duvan Zapata e i suoi protagonisti. L’ha fatto, circondato da alcuni vecchi compagni di spogliatoio: rivivendo così ricordi a tinte granata ancorati nel passato, ma allo stesso tempo incredibilmente interconnessi con la storia presente e futura del club calcistico piemontese.
Lo dimostrano i tanti, tantissimi, tifosi (meno giovani e non solo), che questo pomeriggio – dinanzi alla Sala Olimpica del Salone del Libro di Torino – l’hanno fermato per scattare una foto, chiedergli un autografo o più semplicemente scambiare qualche parola. Ai margini dell’evento dedicato al ricordo dell’ex Torino Aldo Agroppi e lo scudetto ‘rubato’ del ‘72, lo incontriamo anche noi di CalcioNews24. Insieme al nativo di Macherio abbiamo avuto il privilegio di rivivere alcuni di quei momenti.
Buongiorno Claudio, a distanza di così tanti anni che effetto le fa essere qui circondato da una marea di affetto granata?
«Il Torino non morirà mai, perché c’è sempre questo ricambio di tifosi che vengono volentieri anche se non si vince niente. Questo è l’importante. Oggi ho visto tanti ragazzi giovani, vuol dire che i padri hanno lavorato bene per farli crescere del Toro (ride, ndr)».
L’ultimo 4 maggio Lei ha letto i nomi dei caduti di Superga, possiamo immaginare i ricordi…
«Quello è sempre un momento particolare. Ricordo quando giocavo nel 75-76, ho letto per la prima volta i nomi… e per la prima volta quella squadra ha vinto lo Scudetto. Sulla lettura di quest’anno beh, ogni hanno la procedura è la stessa…ma le emozioni cambiano sempre, è vero»
Tanti giovani si domandano cosa rendesse speciale il suo Torino
«La voglia, la grinta, la determinazione! Poi per vincere ovviamente bisogna avere anche le qualità chiaramente. Beh, tutte queste prerogative le aveva il Torino»
Possiamo guardare al futuro con ottimismo, nella speranza di rivedere qualcosa di quel Torino lì oggi?
«Per ora no, perché si arriva sempre nello stesso punto. Undicesimi, dodicesimi, tredicesimi e quindi la gente non vede l’ora finalmente di arrivare… come hanno fatto il Bologna e la Fiorentina. Squadre che erano dietro di noi qualche anno fa e che adesso raggiungono obiettivi che il Torino finora non ha raggiunto».
Si ringrazia Claudio Sala per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.