PianetaSerieB
·20 Februari 2025
Che fine ha fatto… Dario Hubner
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·20 Februari 2025
Dario Hubner, per molti considerato come personaggio agli antipodi del calciatore tipo, è stato in Italia uno dei finalizzatori più decisivi della storia. Basti pensare che, insieme ad Igor Protti, è uno dei due calciatori ad aver vinto la classifica dei cannonieri in Serie A, B e C. Oltre ad aver segnato in tutte le categorie in cui ha giocato, dalla Prima Categoria alla massima serie.
Gli inizi, però, sono stati tutt’altro che semplici. Motivo per cui la fame e la voglia di farcela hanno forgiato il suo carattere portandolo a superare ostacoli apparentemente insormontabili. Ha iniziato a giocare nelle fila della Muggianese, dove all’attività di calciatore alternava quella di fabbro. Lavoro poi abbandonato, un anno dopo, a seguito dell’esplosione con la Pievigina nel campionato Interregionale.
È arrivato in Serie B nel 1992-93, quando il Cesena ha deciso di rilevare il suo cartellino dal Fano. Dopo tre buone stagioni nelle Marche sotto la scrupolosa guida di mister Francesco Guidolin, i bianconeri ci hanno investito. L’apporto che il bomber ha dato alla compagine romagnola è stato rilevante, al punto che le cinque stagioni assieme lo hanno visto andare sempre in doppia cifra. Nel 1995-96, con 22 reti, è diventato addirittura il capocannoniere del campionato cadetto.
Nel 1997, in seguito alla retrocessione del Cavalluccio, piomba su di lui il Brescia. Con le Rondinelle assapora la Serie A, non patendo affatto il salto di categoria. Anzi, la prima stagione l’ha chiusa con 16 timbri in 31 presenze. Che non sono comunque bastati a garantire la salvezza. Ecco di nuovo il Bisonte, come veniva chiamato a causa della sua corsa, in Serie B. Qui si è reso protagonista di due stagioni spettacolari, culminate da 75 presenze e 45 gol, utili a trovare nuovamente la promozione. Ed è proprio nel 2000, a seguito del ritorno in Serie A, che il bomber saluta definitivamente la seconda divisione, con uno score da fare invidia, nonostante le non eccessive presenze.
Ha continuato a presiedere i campi da calcio fino al 2010-11, arrivando a giocare nuovamente in Prima Categoria per poi chiudere la sua carriera in Promozione. Lo score di questi circa 25 anni di attività sportiva ci parla di un calciatore capace di andare in rete 355 volte in 684 presenze.
In seguito alla fine dell’attività di calciatore all’età di 44 anni, decide poi di passare sul fronte allenatore. Le due esperienze tra Eccellenza e Serie D si sono rivelate per niente fortunate e attualmente risulta privo di incarichi.