Catanzaro, Caserta: “Mugugni al mio arrivo e inizio difficile, ma la società ha sempre creduto in me. L’obiettivo resta la salvezza” | OneFootball

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·18 Februari 2025

Catanzaro, Caserta: “Mugugni al mio arrivo e inizio difficile, ma la società ha sempre creduto in me. L’obiettivo resta la salvezza”

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Fabio Caserta, tecnico del Catanzaro, è intervenuto a 11 in Campo, trasmissione in onda sulle frequenze di LaC News24, soffermandosi sull’ottimo percorso posto in essere in campionato dai giallorossi negli ultimi mesi dopo una prima parte di stagione più difficoltosa.

«Sono un po’ più rilassato rispetto a qualche mese fa, anche perché noi allenatori viviamo soprattutto di risultati e quindi quando arrivano siamo tutti più sereni, ma i complimenti vanno fatti alla squadra. All’inizio è stato difficile sia per me che per i ragazzi, dal momento che dovevano capire cosa chiedevo».


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«È stato difficile anche per la società soprattutto dopo due anni di successi, dal momento che ha cambiato gran parte dello staff dirigenziale con un nuovo allenatore e un nuovo direttore sportivo. Mi fa piacere lavorare per questa società, soprattutto per un presidente come Noto che mi ha fatto lavorare serenamente anche quando c’era il malumore da parte della tifoseria. C’era sicuramente qualcuno che esternava mugugni quando sono arrivato, dal momento che venivo da un esonero con il Cosenza, ma ero comunque consapevole dei dubbi iniziali che ci potevano essere da parte della piazza, ma mi sono messo in gioco prendendomi ogni responsabilità».

«Non abbiamo ancora fatto nulla e dobbiamo solo concentrarci nel fare più punti possibili fino alla fine, poi vedremo cosa siamo stati capaci di fare. L’obiettivo iniziale era ed è innanzitutto quello di mantenere e consolidare la categoria. Dico questo perché il calcio ci ha sempre insegnato che bastano due risultati negativi per cambiare tutto l’orizzonte di classifica e anche l’umore. La classifica adesso conta poco, ma siamo contenti di quello che stiamo facendo».

«Con Polito ci conosciamo da anni e abbiamo anche giocato insieme. Tra di noi c’è un rapporto schietto e sincero e per un allenatore è una grande fortuna avere questo tipo di rapporto con il proprio direttore sportivo e viceversa. Polito ha una grande caratteristica che è quella di puntare molto sul rapporto del gruppo e sul rispetto dei ruoli e questo è fondamentale».

«La crescita di Bonini è costante. È un difensore forte fisicamente e sta facendo anche tanti gol. Potenzialmente può giocare anche in categoria superiore. Pontisso? Un elemento importante per il centrocampo come i vari Petricciome, Pagano o Coulibaly. Pontisso sicuramente ha acquisito quella sicurezza che in altri momenti non aveva e quest’anno lo vedo più sicuro. Quando lo alleni capisci che ha qualità importanti. Pagano invece è al primo anno con i grandi e dunque bisognava dargli il tempo sia di crescere che di sbagliare. Nell’ultimo mese però ha dimostrato carattere e mentalità».

«Su Brighenti posso dire che in tutti i miei anni da calciatore e allenatore, ho visto pochi giocatori con una professionalità come la sua, ma anche Scognamillo ha dimostrato di essere un grande atleta e un grande uomo. Quanto a Iemmello, i numeri parlano per lui. In questa categoria è un lusso e per le qualità che ha poteva benissimo fare un altro tipo di carriera, interamente in Serie A».

«A Catanzaro sto bene ed è un popolo vicino alla squadra, anche nei momenti meno belli. Nelle trasferte sembra di giocare in casa visti i tanti cuori giallorossi che ci seguono. Anche io, quando vado in giro per la città, non ho mai ricevuto una parola fuori posto ma sempre e solo di incoraggiamento. Della nostra terra solitamente vengono messe in risalto solo cose negative, noi abbiamo tante cose belle in Calabria, a prescindere da quale provincia arrivi. Noi siamo un popolo con pregi e difetti come tutti d’altronde, che però si fa volere bene».

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