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·11 Juli 2025

Capello sul mercato Juve: «David perfetto sulla carta. La cosa peggiore per Vlahovic sarebbe…»

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Capello sul mercato Juve: «David perfetto… sulla carta. Vlahovic resta? Sarebbe la cosa peggiore». Le parole dell’ex tecnico

Una voce che pesa, un giudizio che non è mai banale. Quando Fabio Capello parla della Juventus, lo fa con la doppia autorità di chi quella maglia l’ha vestita con successo da giocatore e l’ha portata a vincere da allenatore. “Don Fabio”, oggi acuto opinionista per La Gazzetta dello Sport, analizza con la sua consueta lucidità la nuova Juventus che sta nascendo sotto la guida di Igor Tudor. In questa lunga intervista, Capello seziona le prime mosse di mercato, dall’arrivo di Jonathan David al nodo Vlahović, e individua in Kenan Yildiz la certezza da cui ripartire.

IL NUOVO CORSO DI TUDOR – «Da quel che vedo, tutte le squadre sono ancora un cantiere aperto ma se parliamo di Juve ora è Tudor che dovrà incidere. È subentrato nella parte finale dello scorso campionato ma ha guidato la Juve alla Champions League nelle ultime nove partite di Serie A, ha giocato il Mondiale per club e inevitabilmente ha capito tante cose: lui sa esattamente cosa vuole e cosa gli serve. A partire dall’attacco».


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JONATHAN DAVID – «Sulla carta David è il rinforzo perfetto e con lui la società ha dimostrato che la voglia di migliorarsi c’è ed è forte, e questo è il più importante presupposto quando si inizia a puntellare una squadra in estate. Ora però aspettiamo i risultati. E non dimentichiamoci che Tudor dovrà trovare a David la posizione migliore per farlo rendere al massimo. Ci sono tanti giocatori importanti e con grande potenziale che sono venuti in Italia dopo ottime esperienze dall’estero, ma giocare qui è sempre diverso. Soprattutto per gli attaccanti».

LE INSIDIE – «Lui è stato acquistato perché alla Juve hanno pensato che potesse fare la differenza ma l’incognita Italia per me c’è sempre finché non li vediamo in campo. E poi, certo, c’è il fattore Juve: non dimentichiamoci che la maglia pesa non solo per chi viene dall’estero. Anche per Vlahovic abbiamo visto che non è andato tutto liscio, e lui veniva dalla Fiorentina».

IL NODO VLAHOVIC – «Avere un giocatore così importante a livello economico che fino ad ora è stato un po’ dentro e un po’ fuori, con questo tira e molla da ‘vado’ o ‘resto’, non è una bella situazione e non è semplice da gestire anche perché qualora dovesse rimanere sarebbe la cosa peggiore».

KOLO MUANI – «È arrivato a metà stagione, io lo aspetterei. Ha dimostrato grandi qualità, ma non si sa se riuscirà a giocare ancora nella Juventus o meno, né se il Paris Saint-Germain sarà d’accordo a farlo tornare a Torino. Continuiamo a parlare di un attacco che ad oggi non sappiamo come sarà composto e ci sono ancora troppi condizionali e troppi “se”».

L’UNICA VERA CERTEZZA É YILDIZ – «Ed è un fattore estremamente positivo. Lui è confermato, è apprezzato dalla squadra, dalla società, dai tifosi. È un punto di riferimento. Ha finito molto bene questa stagione e la prossima dovrà essere quella della definitiva consacrazione e ri-affermazione».

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