Capello non ha dubbi: «Sarà un campionato più competitivo e difficile da leggere. La Juve ha un grande vantaggio, su Tudor voglio dire questo» | OneFootball

Capello non ha dubbi: «Sarà un campionato più competitivo e difficile da leggere. La Juve ha un grande vantaggio, su Tudor voglio dire questo» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·17 Agustus 2025

Capello non ha dubbi: «Sarà un campionato più competitivo e difficile da leggere. La Juve ha un grande vantaggio, su Tudor voglio dire questo»

Gambar artikel:Capello non ha dubbi: «Sarà un campionato più competitivo e difficile da leggere. La Juve ha un grande vantaggio, su Tudor voglio dire questo»

Capello non ha dubbi: «Sarà un campionato più competitivo e difficile da leggere». Di seguito le sue dichiarazioni nell’intervista alla Gazzetta

Fabio Capello, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato della nuova Serie A tra panchine, campo e mercato. Tra i vari temi toccati anche la Juventus.

NUOVA SERIE A – «Mi aspetto un torneo più competitivo e difficile da leggere, anche perché diverse squadre di vertice hanno cambiato allenatore: la stessa Inter, la Roma, il Milan, l’Atalanta, la Lazio, la Fiorentina, il Torino…».


Video OneFootball


FAVORITA – «Parte davanti il Napoli e non solo perché ha vinto e ha mantenuto Antonio Conte in panchina. Gli azzurri si sono mossi meglio delle altre sul mercato, centrando praticamente tutti gli obiettivi prefissati. Insomma, il Napoli si è rinforzato, anche se adesso dovrà giocare su più fronti, a differenza della scorsa stagione».

CONTE L’ANNO SCORSO COME ALLEGRI QUEST’ANNO – «Vero e poi Antonio ci ha messo del suo, fino a vincere lo scudetto, puntando sulla solidità dei suoi. Credo che Allegri possa fare qualcosa di simile a Milano».

MILAN COMPETITIVO? – «Per forza. Se un club come il Milan è fuori dall’Europa, deve obbligatoriamente competere per lo scudetto. A maggior ragione se in estate ha puntato su di un allenatore con un certo pedigree e un direttore sportivo in gamba come Igli Tare. Tornare in Champions è l’obiettivo minimo, serve lottare per lo scudetto. Hojlund? «A me piace, mi dà la sensazione di avere tutto per esplodere. A Manchester ha segnato poco, ma soprattutto perché gli è mancata fortuna sotto porta. È un centravanti che si muove bene e ha solo 22 anni».

INTER – «Chiaro che qualcosa cambierà. Però conosco bene Chivu, l’ho allenato, è un uomo intelligente. Piuttosto sul mercato, almeno di recente, mi pare che i nerazzurri stiano incontrando difficoltà: Lookman, Leoni, ora Koné… idee giuste, ma nessun risultato. Ci sono ancora due settimane, vediamo se Marotta riuscirà a rinforzare i suoi».

JUVENTUS E ROMA – «Per i bianconeri credo sia fondamentale riportare a Torino Kolo Muani. La Juve ha un vantaggio: Tudor conosce già l’ambiente e nei mesi passati ha potuto valutare il gruppo e capire punti di forza e di debolezza. Ora tocca a lui dimostrare di essere un allenatore da Juve. Alla Roma, invece, è arrivato Gasperini e secondo me serve ancora qualcosa per adattare il gruppo alle sue idee di calcio».

LE ALTRE SORELLE – «Tutte possono dire la loro. L’Atalanta è una certezza da anni, ma vediamo come assorbirà il cambio di guida dopo l’era Gasperini, con Juric che deve riscattare le ultime esperienze (Roma e Southampton, ndr) poco felici. La Lazio non ha potuto fare mercato, ma non è detto che per Sarri sia uno svantaggio: ha lavorato da subito con la squadra nella sua versione definitiva. Il Bologna ha trattenuto Italiano e con Sartori riesce sempre a colmare il vuoto lasciato dalle partenze dei top. M’intriga, però, soprattutto la Fiorentina di Pioli, a cui si chiederà un cambio di passo».

CAPOCANNONIERE – «Se l’Inter prendesse Lookman, punterei su Lautaro. Altrimenti, il mio favorito è Lukaku. Anche se spero in un italiano, magari Kean».

I CALCIATORI DA CUI SI ASPETTA DI PIU’ – «Dico Soulé e Leao. L’argentino della Roma mi ha impressionato nel test di Liverpool, credo sia pronto a prendersi la vetrina e salire al livello di Dybala. Su Leao, invece, il discorso è sempre quello: troverà finalmente continuità? Adesso che al Milan è cambiato il “manico”, con un tecnico d’esperienza come Allegri, Rafa non può avere più scuse».

Lihat jejak penerbit