Calhanoglu rompe il silenzio: “Mai tradito l’Inter, il rispetto va in entrambe le direzioni” | OneFootball

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·1 Juli 2025

Calhanoglu rompe il silenzio: “Mai tradito l’Inter, il rispetto va in entrambe le direzioni”

Gambar artikel:Calhanoglu rompe il silenzio: “Mai tradito l’Inter, il rispetto va in entrambe le direzioni”

Dopo giorni di tensione e dichiarazioni al vetriolo, è arrivata la replica di Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco dell’Inter ha scelto i propri canali social per rispondere in maniera articolata ai commenti pungenti del capitano Lautaro Martinez e del presidente Beppe Marotta, seguiti da un messaggio altrettanto diretto della moglie del giocatore.

Calhanoglu rompe il silenzio: “Mai tradito l’Inter, il rispetto va in entrambe le direzioni”

Il messaggio di Calhanoglu va oltre la semplice autodifesa: è una riflessione pubblica sul significato di rispetto, appartenenza e leadership. Il momento scelto per rompere il silenzio non è casuale: all’indomani dell’eliminazione dell’Inter dal Mondiale per Club e nel pieno di una crisi d’identità interna alla squadra.


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“Ho sempre dato tutto per questi colori” Calhanoglu ripercorre i fatti che hanno generato il clima di tensione. Dopo l’infortunio subito nella finale di Champions League, ha comunque scelto di partire per la tournée negli Stati Uniti con il gruppo, pur consapevole di non essere in grado di scendere in campo. “Essere lì con i miei compagni, anche da infortunato, era importante per me. Durante gli allenamenti, però, ho subito un nuovo strappo muscolare, in una zona diversa. Non c’è alcun retroscena”, chiarisce il giocatore, respingendo ogni sospetto di distacco volontario o di fuga anticipata.

Poi il riferimento alla deludente sconfitta contro il Fluminense: “L’ho vissuta con profonda tristezza. Ho chiamato alcuni compagni subito dopo il fischio finale per far sentire la mia vicinanza. Quando ci tieni, è quello che fai”.

“Non ho mai detto di voler andare via. Ho ricevuto offerte, ma ho scelto l’Inter” La parte più intensa del messaggio tocca il cuore della polemica. Calhanoglu risponde frontalmente alle parole di Lautaro, che aveva dichiarato: “Chi non vuole restare, arrivederci”. Una frase interpretata da molti come un chiaro riferimento al compagno turco, confermato indirettamente dalle parole di Marotta: “Parlava di Calhanoglu. Chiariremo la sua situazione”.

“Parole dure, che dividono, non uniscono”, scrive Calhanoglu. “Non ho mai cercato scuse, né mi sono mai tirato indietro. Ho giocato anche con il dolore. Ho ricevuto offerte, anche molto importanti, ma ho scelto di restare. Perché questa maglia per me conta davvero. Pensavo che le mie scelte parlassero da sole”.

Una dichiarazione netta, accompagnata da un messaggio forte: “Il rispetto non può essere a senso unico. L’ho sempre dimostrato, dentro e fuori dal campo. Credo che la vera forza stia proprio nel rispettarsi, soprattutto nei momenti più difficili”.

“Il futuro? Si vedrà. Ma la storia ricorderà chi è rimasto in piedi” Sul futuro, il centrocampista si mantiene prudente: “Vedremo”. Tuttavia, chiude con parole cariche di significato e rivendicazione: “La storia ricorderà chi è rimasto in piedi, non chi ha alzato di più la voce”. Una frase che suona come una frecciata non solo verso Lautaro, ma anche verso chi in società ha scelto di alimentare lo scontro anziché tutelare lo spogliatoio.

Inter: un’estate per ritrovare equilibrio e identità Il caso Calhanoglu si inserisce in un contesto più ampio di instabilità. Dopo una stagione lunghissima, chiusa con 63 partite ufficiali, l’Inter si ritrova con un gruppo logorato e fratture evidenti. Il ko con il Fluminense ha fatto emergere malumori e tensioni che rischiano di compromettere l’inizio della nuova stagione.

La squadra rientra oggi dagli Stati Uniti. Ventidue giorni di pausa precederanno il ritorno al lavoro previsto intorno al 20 luglio, ma molto dipenderà dalle prossime mosse della dirigenza. Ci sono dubbi sul futuro di Calhanoglu e Frattesi, si cercano rinforzi in difesa e in attacco, e il nuovo tecnico Cristian Chivu attende segnali concreti.

Non è un momento facile. E proprio per questo – come ha scritto Calhanoglu – sarà fondamentale distinguere chi sceglierà di restare in piedi, nonostante tutto.

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