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·20 Juli 2025

Calciomercato Milan, Ordine non ha dubbi: «Struttura societaria dei rossoneri? Va fatta questa considerazione»

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Calciomercato Milan, Franco Ordine, noto giornalista, ha commentato la struttura societaria del club rossonero

Il calciomercato Milan è al centro di un acceso dibattito sulle dinamiche interne e l’autonomia dei suoi nuovi volti chiave: il Direttore Sportivo Igli Tare e l’allenatore Massimiliano Allegri. Le operazioni di mercato dei rossoneri, percepite come rallentate da “richieste folli”, hanno alimentato una “curiosa narrazione” che mette in discussione la libertà d’azione dei due dirigenti. A fare il punto sulla situazione è il noto giornalista Franco Ordine, la cui analisi, ripresa in un suo recente intervento, getta luce sulle complesse relazioni tra competenza calcistica, potere decisionale e le pressioni esterne del mondo del calcio moderno.

Ordine non nasconde che l’arrivo di Tare e Allegri abbia “colmat il clamoroso deficit di competenza calcistica” all’interno della società milanista. Tuttavia, la fase due di questa narrazione, come la definisce il giornalista, si concentra sulla presunta mancanza di autonomia dei due. “Dicono: siamo proprio sicuri che Tare e Allegri siano in grado di lavorare in assoluta autonomia?”, si interroga Ordine, offrendo due possibili risposte: “o Tare e Allegri, in privato e in pubblico, raccontano le favole di Cappuccetto Rosso, oppure il quesito è uno dei capitoli messi in circolo dalla vulgata dei social.”


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Questa critica implicita alle speculazioni mediatiche, in particolare quelle provenienti dai social network, suggerisce che gran parte del dibattito potrebbe essere alimentato da rumors infondati piuttosto che da fatti concreti. Ordine sottolinea un principio fondamentale nella gestione di un club: “nessun club può permettersi di lasciare le chiavi della società in mano a un solo dirigente.” Questa affermazione è supportata dall’esperienza di Giuntoli alla Juve, citata come esempio di gestione con “carta bianca” che ha portato a “bruciare un mercato da 200 milioni senza riuscire a centrare un solo trofeo mettendo in crisi il bilancio bianconero.” L’analogia serve a ribadire la necessità di un equilibrio di poteri e di una responsabilità condivisa all’interno di una struttura societaria.

Per quanto riguarda Tare, Ordine nota che, “forse perché abituato a lavorare con le restrizioni di Lotito, per ora non mi pare dia segnali di nervosismo.” Questo suggerisce una certa resilienza e capacità di adattamento del nuovo DS del Milan, abituato a operare in contesti dove le risorse non sono illimitate.


Allegri e le Scoperte sul Campo: Pulisic, Thiaw e Saelemaekers

Parallelamente alle questioni dirigenziali, Massimiliano Allegri, il nuovo allenatore del Milan, sta già iniziando a plasmare la sua squadra e a valutare da vicino il talento a disposizione. Ordine evidenzia come l’allenatore, “osservando da vicino tutta la rosa”, abbia fatto alcune scoperte significative. Ad esempio, Allegri ha realizzato che Thiaw “può diventare quello che è stato Kalulu nel 2022 dopo l’infortunio di Kjaer”, indicando un potenziale di crescita e un’importanza tattica inaspettata per il difensore. Analogamente, ha “scoperto” di poter “contare sul contributo di Saelemaekers“, un giocatore spesso sottovalutato ma che potrebbe rivelarsi prezioso sotto la sua guida.

Ma è il giudizio su Christian Pulisic a catturare l’attenzione. Allegri ha “pesato” lo “straordinario talento di Pulisic“, un riconoscimento significativo da parte di un tecnico che può fare affidamento sulle qualità individuali del fantasista americano. Ordine conclude la sua analisi con un’osservazione acuta sulla differenza tra teoria e pratica: “Già perché un conto è assistere in poltrona alle partite prendendo spunto dagli errori e un conto è vedere da vicino quali sono le qualità del singolo calciatore.” Questa frase riassume l’importanza del lavoro sul campo e della visione diretta per un allenatore, elementi che stanno permettendo ad Allegri di formulare le proprie valutazioni indipendenti sulla rosa del Milan.

In definitiva, l’analisi di Franco Ordine dipinge un quadro complesso del Milan, dove le competenze di Tare e Allegri si scontrano con le aspettative di mercato e le pressioni esterne. Resta da vedere se la “narrazione” dell’autonomia limitata si rivelerà una “favola” o se le dinamiche interne del club influenzeranno realmente le strategie future e le prestazioni sportive dei rossoneri.

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