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·7 April 2025
Boniek: “Pareggio giusto tra Roma e Juventus. Futuro da dirigente? Nessuno mi ha chiamato”

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·7 April 2025
Il pareggio ottenuto dalla Roma contro la Juventus, terminato 1-1 con il gol di Eldor Shomurodov, non ha convinto completamente Zibi Boniek, ex calciatore ed esperto di calcio, che ha analizzato la partita ai microfoni di Rai Radio1.
Nonostante la gara non lo abbia particolarmente entusiasmato, Boniek ha definito il risultato giusto, evidenziando la difficoltà della squadra di Ranieri nel gestire la palla durante il primo tempo, soprattutto contro una Juve molto concentrata e ben organizzata. Di seguito le parole complete:
Sulla partita
“È stato un bel pareggio, ma la partita non mi ha entusiasmato. Nel calcio di oggi tutti giocano in maniera uguale, con mantenimento della palla senza verticalizzazioni. Il momento più bello della partita è stato l’inizio del secondo tempo con l’inserimento di Shomurodov, con la seconda punta la Roma ha verticalizzato di più. Nel primo tempo la Juve ha tolto alla Roma la possibilità di gestire la palla, alla squadra di Ranieri mancava qualcuno in mezzo che riuscisse a collegare difesa con attacco. E poi quando giochi con la difesa a tre e ti occupi solo di Vlahovic, in tutte le altre zone del campo la Juve aveva la superiorità numerica e nel primo tempo l’ha sfruttata in modo molto intelligente. Alla fine, però, pareggio giusto. La Juve è stata molto concentrata, si vede che il cambio di allenatore ha aumentato soglia di concentrazione e applicazione, si è visto ieri in campo”.
Il nuovo allenatore
“Pioli ora è in Arabia, sicuramente vorrebbe tornare. Si dice però che i Friedkin, quando prendono decisioni, vogliono sempre sorprendere tutti e non vogliono che il nome giri prima dell’annuncio. E il nome di Pioli già gira, secondo me è già da scartare. Io ho due candidati, sempre con Ranieri nel ruolo di supervisor: a me piace molto Fabregas e come fa giocare il suo Como. E poi bisogna vedere cosa succede con Antonio Conte. Ancelotti? La Roma richiede un impegno, una voglia di lavorare e di migliorare da mattina a sera. Con tutto quello che ha fatto nella vita e che sta facendo ancora adesso al Real, Carlo può anche sperare in una panchina meno bollente e un po’ più comoda di quella della Roma, magari una nazionale. Poi se Carlo venisse a Roma, sarebbe una cosa bellissima. Faceva parte del centrocampo Conti-Cerezo-Boniek-Ancelotti. Ma non so se ha voglia di tornare in Italia. Poi lui è abituato a vincere, a gestire squadre che possono vincere la Champions. A Roma bisogna costruire una squadra che possa arrivare al livello delle altre big”
Il possibile ruolo da dirigente
“Mi fanno tutti questa domanda da due anni, ma non ho mai parlato con nessuno. Conosco tutti quanti, sto bene a Roma, mi piace vedere giocare la Roma, però è una domanda alla quale non so dare risposta. Mi sarebbe piaciuto? Sì, forse ancora sì”.
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