Bologna, Orsolini: “Gol all’Inter? Quanti babbà ho ricevuto… Sul rinnovo rispondo così” | OneFootball

Bologna, Orsolini: “Gol all’Inter? Quanti babbà ho ricevuto… Sul rinnovo rispondo così” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: DirettaCalcioMercato

DirettaCalcioMercato

·30 Juli 2025

Bologna, Orsolini: “Gol all’Inter? Quanti babbà ho ricevuto… Sul rinnovo rispondo così”

Gambar artikel:Bologna, Orsolini: “Gol all’Inter? Quanti babbà ho ricevuto… Sul rinnovo rispondo così”

Riccardo Orsolini si è concesso ad una lunga intervista ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’. Ecco le dichiarazioni dell’ala del Bologna.

Sempre sorridente, mai scontroso davanti alle telecamere, umile e paziente nell’aspettare il proprio momento: sono forse questi i motivi che portano Riccardo Orsolini ad essere uno dei giocatori italiani più amati del nostro campionato, e non solo a Bologna. Sotto le due torri è ormai diventato grande: la prossima sarà la nona stagione che giocherà con la maglia rossoblù, con cui si è ormai creato un legale unico. Nell’intervista rilasciata oggi ‘La Gazzetta dello Sport‘ si è toccato questo tema ma non solo: ecco le dichiarazioni dell’attaccante ascolano.


Video OneFootball


Bologna, Orsolini: “Sarebbe un dispiacere andare via”

Come le disse Gianni Morandi: sarebbe un peccato se lei se ne andasse. “Sono tanti anni che sto qui, vuoi o non vuoi ti affezionai alla piazza, ai tifosi, come con una fidanzata con cui stai da molti anni e se ti ci lasci ti dispiace. Confermo: sarebbe un peccato”.

Ma il rischio c’è o no? “Quando mi avete visto serio in conferenza è che non volevo parlare della mia situazione, volevo evitare certi argomenti: quando parlo dico sempre la verità con schiettezza, bella o brutta che sia, e così oggi le dico che non ho mai espresso la volontà di andare via, alla società e tantomeno al mio entourage. Ho detto solo che eventualmente se dovessero verificarsi offerte concrete, prima bisogna passare dalla società e poi se dirà sì allora la palla passerà a me. Non fasciamoci la testa. Telefonate ce ne sono state ma…”.

Dall’Arabia, dall’Italia e dall’estero: ma? “Io non voglio mettere punti interrogativi, creare situazioni ambigue: ho il piacere di rimanere, non ho mal di pancia, non ci sono frizioni, sto bene qui. Di Vaio ha detto che sul mercato può accadere di tutto tranne che per me? L’ha detto un esponente del club, quindi è un attestato di stima notevole. Ma lo sappiamo: il calciomercato è folle, gli ultimi giorni sono una centrifuga. Però ripeto: Orsolini non sta a fare le guerre per andare via”.

Cosa può accadere per farle mettere l’elmetto? “Queste cose sono scelte personali, come per Beukema: ci può essere ambizione a palcoscenici top, voler cambiare aria, il fascino dell’estero, la questione economica, oppure famigliare. Tanti fattori possono entrare nelle valutazioni. Quando ci si troverà davanti alla situazione, e se, si rifletterà. Faccio il professionista sì, ma sono legato indissolubilmente a Bologna”.

Rinnovare significa anche alzare l’ingaggio oltre il tetto che già tocca: è lì il problema? “Non mi piace parlare di cifre. Se c’è un tempo limite? Mi trova impreparato…”.

Orsolini: “L’affetto nei miei confronti? Avrò la faccia da schiaffi”

Questa la sa: perché Orsolini è così amato? “Mi fa enormemente piacere l’affetto che vedo. Non solo nei tifosi del Bologna: quando vado in giro anche altrove accade, avrò la faccia da schiaffi, simpatica. La spiegazione? Forse è l’elogio della normalità: penso di essere una persona normale in un mondo che da fuori sembra poco normale. Cerco di essere me stesso sempre: ed è questo forse che piace alla gente, che ci avvicina. Non c’è segreto, non c’è finzione, sono trasparente”.

Italiano è il miglior tecnico avuto: conferma? “Per me sicuro, visto il livello realizzativo raggiunto lo scorso anno che mi ha anche ridato la Nazionale. La prima volta che l’ho visto ho pensato subito bene di lui: mi sembrava di conoscerlo da tutta la vita, caratterialmente siamo molto simili, ci piace ridere, ci facciamo le battute, ci prendiamo in giro. Ci punzecchiamo anche: capitava pure con Sinisa, penso che la battuta sia alla base di un buon rapporto, c’è stima per l’altro; te la devi guadagnare e poi permettere”.

Il capitale umano del Bologna è quasi unico. “Ho avuto la fortuna di avere tanti gruppi: come in questi due anni, perché inserisco anche l’annata con Motta, sono rari da trovare. Anche i nuovi arrivati hanno detto ‘Mio dio come state bene insieme’. Anche per i nuovi arrivati è più facile inserirsi. Secondo me un gruppo così non ti dà nemmeno modo di rovinarlo, c’è uno scudo invisibile. Spogliatoio stupendo, confermo. Il Bologna ha un bel gruppo ed è ambizioso: e lo sarà ancora”.

Lihat jejak penerbit