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·2 Juni 2025
Bologna, il Mea Culpa di Fabio Poli: «Italiano? Il mio primo giudizio era sbagliato, da tifoso felice di ricredermi»

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·2 Juni 2025
Fabio Poli, ex calciatore del Bologna, fa mea culpa. Dopo una intervista al Resto del Carlino in cui a inizio stagione aveva criticato Vincenzo Italiano, oggi al quotidiano bolognese ritorna sulla sua intervista facendo un cambio completo di rotta. Di seguito le sue parole.
GIUDIZIO INIZIALE SU ITALIANO – «Quel mio giudizio si è rivelato sbagliato, chiedo scusa a Italiano. Ma da tifoso del Bologna sono ben felice di essermi dovuto ricredere».
COSA NON ANDAVA ALL’INIZIO – «Dissi quello che pensavo allora, sulla base di ciò che avevo visto in quei primi mesi. Non vedevo l’atteggiamento giusto, non vedevo la pressione necessaria nella riconquista della palla e vedevo un centrocampo spesso saltato dai lanci lunghi per le punte. Dissi anche, però, che a Italiano era giusto concedere tempo».
COME ITALIANO HA CAMBIATO IL BOLOGNA – «Bravo lui, gli faccio i complimenti: col senno di poi ha impiegato anche meno tempo di quanto sarebbe stato lecito immaginare. Da allora il Bologna è cresciuto tanto, diventando una squadra con un gioco convincente e dominante. E il suggello è arrivato nella notte dell’Olimpico».
COM’È STATA LA FINALE DI COPPA ITALIA CONTRO IL MILAN – «No, specie dopo che cinque giorni prima lo stesso Milan ti aveva battuto in campionato. Era molto complicato, in pochi giorni, rimettere in piedi un gruppo che con quella sconfitta di fatto aveva perso la speranza di potersi qualificare di nuovo per la Champions. Ma anche lì Italiano ha saputo toccare le corde giuste, ha motivato il gruppo e ha cambiato qualche dettaglio nella preparazione della partita».
CHE VALORE HA L’EUROPA LEAGUE OGGI – «E che Europa. Perché la Champions è ricca di fascino ma anche l’Europa League è una signora competizione. E anche se il numero di squadre si è allargato fare le coppe oggi per un club ha un peso maggiore rispetto a quando giocavo io».
RICORDI DELLA SUA EUROPA DA GIOCATORE – «Quell’anno ci andò tutto storto. E l’Europa la salutai quando mi ruppi il ginocchio negli ottavi con l’Admira Wacker».
RINNOVO DI ITALIANO, CHE NE PENSA? – «Ha fatto una scelta da allenatore intelligente. Si è reso conto che qui c’è tutto, dalla proprietà ai dirigenti al valore dell’organico, per continuare a fare stagioni di alto livello».
COME VEDE ORSOLINI E NDOYE QUEST’ANNO – «Orso anche se s’impegna un gol brutto non riesce a farlo. E quest’anno di gol ne ha fatti davvero tanti. Un altro che non credevo che potesse avere questa vena realizzativa è Ndoye. Ma se Orsolini fa il suo record di gol e Ndoye scopre di poter essere anche un bomber torniamo al punto di partenza: bravo Italiano. Oggi con la gioia del tifoso dico che il mister in pochi mesi ha fatto davvero un lavoro straordinario».