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·9 April 2025
Bari-Palermo, il doppio ex Perinetti: “Entrambe hanno svolto un campionato contraddittorio”

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·9 April 2025
Giorgio Perinetti, storico dirigente del calcio italiano nonché ex di Bari e Palermo, ha parlato ai microfoni de La Repubblica della sfida di venerdì.
Qui le sue parole, estratte da Forzapalermo.it: “Sono un ex che ha passato anni bellissimi in tutte e due le città e in tutte e due le società e sono anche l’ultimo che le ha portate in A. Spero che almeno una riesca a tirarsi fuori e a cancellare questo record, voglio diventare il penultimo.
Per entrambe fino ad ora è stato un campionato contraddittorio, il Bari non aveva dichiarato l’obbligo di vincere, sperava in un piazzamento play-off che probabilmente otterrà nonostante qualche difficoltà di troppo in fase realizzativa che haportato scarsa continuità.
Il Palermo insieme al Sassuolo era il grande favorito, ma non ha mantenuto le promesse della vigilia di stagione. Ha fatto un mercato di livello con l’arrivo di Pohjanpalo e soprattutto con il rientro di Brunori. Nonostante l’annata inferiore alle aspettative, visto che pensavano di giocarsi la promozione diretta, adesso è una delle più accreditate ai play-off. E la prestazione di domenica contro il Sassuolo lo dimostra, a patto però di trovare continuità. La B si decide alla fine, a volte anche all’ultima giornata. Bisogna arrivare in fondo bene anche fisicamente.
In B Pohjanpalo è un giocatore fantastico, è sempre un calciatore ottimo in assoluto, ma in B è quasi illegale. Mi sono meravigliato del fatto che il Palermo sia riuscito a prenderlo e che il Venezia abbia affidato a un giovane le residue speranze di rimanere in A. Forse Pohjanpalo non era aderente alle caratteristiche cercate da Di Francesco, ma la sua esperienza poteva servire. Il Venezia lo ha lasciato andare, bravo il Palermo a prenderlo. È un’arma in più.
Audero l’ho lanciato io a Venezia, ha disputato il primo campionato da professionista con me. Insieme a Vicario, poi andato al Tottenham, avevo creato una bella coppia di portieri. Emil è un ragazzo straordinario anche dal punto di vista morale. Magnani è esperto, un giocatore di sostanza, da A. Però ribadisco che è Brunori l’acquisto importante, restituirlo alla squadra è stato decisivo.
Stimo entrambi gli allenatori. Sono tecnici molto preparati. Dionisi come allenatore non si discute. Longo è uno che sa inquadrare bene la situazione in cui si trova, la sua squadra ha avuto un rendimento altalenante in attacco con tante mezze punte, tanti giocatori di qualità, ma con poca concretezza. Sarà una partita a scacchi difficile da interpretare come tutte le partite in B. Una classica del Sud da vedere allo stadio, peccato che non potrò andarci.
Dionisi? La prima parte del suo campionato mi ha sorpreso in negativo, vedere quelle difficoltà e quel rendimento altalenante non era normale. Ci saranno stati dei motivi. La società poi è intervenuta prepotentemente a gennaio dando una scossa con giocatori di grande qualità e impatto. C’è da sperare che le difficoltà che ha avuto siano ormai alle spalle.
Ho avuto diverse proprietà a Palermo e ho vinto campionati. Le società passionali alla Ferrara-Polizzi, Sensi-D’Antoni o Zamparini ormai non ci sono più. Questa è una proprietà diversa, moderna, che assicura al Palermo un grande futuro. Quando andrà in A avrà un percorso già tracciato di grandissima rilevanza. Hanno fatto vedere la loro mano con il centro sportivo che è sempre stato il mio sogno per il Palermo. Sarà un club in continua crescita”.