Bari, Favasuli: “Mi voleva il Frosinone, ma ho scelto i biancorossi. Inaccettabile vedere Dorval in lacrime, caduta di stile di Vazquez” | OneFootball

Costantino Favasuli racconta questi primi otto mesi della sua esperienza al Bari; la corte del Frosinone in estate, il recente caso Dorval-Vazquez, la sfida per il ruolo con Oliveri e il sogno nel cassetto, ovvero l’approdo in Serie A.

L’esterno, in prestito dalla Fiorentina, quest’anno si sta ritagliando un discreto spazio, principalmente da subentrato; sarà sicuramente un’ottima esperienza formativa per il futuro. Di seguito le dichiarazioni rilasciate a RadioBari e riprese da TuttoBari.com.

CORTE ESTIVA – “Quando ho saputo che il Bari mi voleva non ho esitato. Mi voleva anche il Frosinone ma ho preferito Bari. Io sto benissimo qui. La città è bellissima e i tifosi sono caldissimi. Il giorno dell’esordio mi sono emozionato e nei primi minuti si è visto. Ho accusato il colpo, lo stadio era caldo”.

CASO DORVAL-VAZQUEZ – “Vedere Dorval piangere è stato bruttissimo. È inaccettabile. Da un giocatore esperto come Vazquez fa ancora più male. I bambini lo guardano e da bambino lo guardavo anche io perché ha tanta qualità ma questa è una caduta di stile. Dorval ci è rimasto malissimo. È un pezzo di pane, scherza sempre ed è bravissimo in campo. Ha pianto tanto ma era anche nervosissimo. L’ho abbracciato, è mio fratello e ho cercato di consolarlo in tutti i modi”.

CREMONESE – “Tanta sofferenza nel primo tempo. Abbiamo giocato nelle nostre possibilità. Soffrire la Cremonese è normale, è una delle migliori squadre in B. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene, se c’era una squadra che meritava la vittoria eravamo noi”.

ESTERNI – “A sinistra Dorval è fortissimo, salta sempre l’uomo. È il miglior esterno in B. A destra devo migliorare ma non ho paura a dribblare. Devo migliorare offensivamente. In difesa faccio bene ma in avanti devo incidere di più. Lavoriamo tanto. Dorval, Oliveri ed io ci sfidiamo in allenamento per vedere chi fa più gol”.

TROPPI PAREGGI – “Sappiamo di essere forti ma ce lo scordiamo. Togliendo il Sassuolo ce la giochiamo con tutte. Non ci sono tante squadre più forti. Ad esempio, a Cesena devi vincere. Abbiamo buttato tra gli 8-10 punti. Ce li meritavamo e saremmo stati più sereni. Manca consapevolezza, potremmo dire un po’ di “fame e ignoranza”. A Castellammare hanno avuto più fame ma noi siamo molto più forti di loro. È una questione mentale. Dobbiamo essere consapevoli di essere forti”.

SOGNO – “Il mio sogno nel cassetto è arrivare in Serie A e rendere orgogliosi i miei genitori”.