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·20 Agustus 2025

Azioni legali e canale di Lega, nuovo scontro in Francia tra LFP e Canal+

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Il nuovo canale della Lega calcio francese (LFP), Ligue 1+, che trasmette da quest’anno otto partite a giornata del massimo campionato transalpino, subisce uno stop per quanto riguarda la trattativa per la distribuzione con Canal+, storica emittente che trasmetteva il calcio in Francia e che si è defilata negli ultimi mesi.

Come riporta il quotidiano francese L’Equipe, l’accordo fra LFP e Canal+ per distribuire il canale sembrava definito, ma all’ultimo momento l’intesa è saltata perché LFP Media, la filiale commerciale della Lega, ha chiesto preliminarmente a Canal+ di rinunciare alle azioni legali avviate da anni contro il calcio professionistico francese, che avevano portato alla decisione dell’emittente di non trasmettere più le partite.


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La controversia risale al ciclo 2021-2024, in seguito al fallimento del progetto Mediapro, quando la Lega aveva rivenduto ad Amazon i diritti detenuti da quest’ultima per 250 milioni di euro a stagione, mantenendo però il contratto del 2020 con Canal+ per il restante 20% a 332 milioni l’anno. Una decisione che aveva fatto infuriare il gruppo guidato da Maxime Saada, che tuttora reclama senza successo un risarcimento di 600 milioni di euro.

Canal+ ha rifiutato di ritirare la sua denuncia, ponendo fine alle trattative che avrebbero portato alla distribuzione del canale di Lega tramite la piattaforma. Ciò nonostante, l’emittente considera l’accordo come siglato e lo ha persino comunicato per iscritto ai vertici del calcio francese. Dal canto suo, Nicolas de Tavernost, direttore generale di LFP Media, nega categoricamente l’esistenza di un’intesa.

E lo ha scritto anche ai club mercoledì a mezzogiorno. «Abbiamo condotto complesse negoziazioni in buona fede per cercare di arrivare a un accordo di distribuzione, cosa che è stata in gran parte raggiunta, restando da definire alcuni punti, subordinandolo naturalmente all’abbandono delle azioni legali in corso da parte del Gruppo Canal+ contro la Lega e i club (…)», spiega il dirigente.

«La richiesta di ritirare le azioni legali non è solo motivata dal desiderio di porre fine a una battaglia giudiziaria quasi permanente che dura da quattro anni con il Gruppo Canal+, ma anche per ristabilire un rapporto di fiducia tra LFP/LFP Media e il Gruppo Canal+ – ha proseguito de Tavernost –. Ciò è tanto più importante in quanto l’esecuzione di un contratto di distribuzione, vista la posizione di Canal+ sul mercato, richiede una stretta collaborazione tra i due gruppi perché sia attuata correttamente. Il Gruppo Canal+ ha rifiutato di ritirare le sue azioni legali e, nonostante l’assenza esplicita di un accordo tra questo e LFP Media, vuole ora imporre la distribuzione di Ligue 1+».

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