Milannews24
·31 Agustus 2025
Allegri Milan, che affondo di De Paola! Accusa al tecnico rossonero sul mercato estivo

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·31 Agustus 2025
Ieri, durante una trasmissione radiofonica su TMW Radio, il giornalista sportivo Paolo De Paola ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno fatto molto discutere, dipingendo un quadro inedito e controverso della situazione interna del calciomercato Milan. Le sue parole, riportate in un estratto che ha subito fatto il giro del web, scuotono le fondamenta della narrazione tradizionale e gettano una luce nuova sulla gestione della squadra rossonera, specialmente in merito al nuovo assetto dirigenziale e tecnico.
Secondo De Paola, la tesi di un Milan diviso in fazioni è completamente infondata. Anzi, il club sarebbe guidato da un “triumvirato assoluto”, un’anima unica e coesa composta dall’amministratore delegato Giorgio Furlani, dal direttore sportivo Igli Tare e dal nuovo allenatore Massimiliano Allegri. Le sue “fonti precise e dirette” smentirebbero categoricamente qualsiasi attrito o distanza tra le tre figure chiave. Le decisioni, sia per quanto riguarda il calciomercato che per le scelte tattiche, sarebbero prese in perfetta sintonia, una collaborazione stretta che contraddice le voci di disaccordo emerse in questi giorni.
L’analisi di De Paola si concentra poi sulla figura di Allegri, il cui operato è al centro di una dura critica. Il giornalista lo accusa di non assumersi le sue responsabilità quando le cose non vanno per il verso giusto. “Appena Allegri ha una difficoltà trova degli alibi”, afferma De Paola, insinuando che l’allenatore utilizzi la stampa e “opinionisti stonati” per crearsi una via di fuga e spostare l’attenzione dai problemi della squadra. Questa dinamica, secondo lui, è una caratteristica che l’accompagnerebbe “fin dai tempi della Juventus” e sarebbe tornata prepotentemente a galla nella sua nuova avventura milanista. Il suo “spartito triste”, caratterizzato dagli “stessi difetti di sempre”, non convince De Paola, che sostiene di “non vedere niente” di nuovo o di positivo nel gioco espresso dalla squadra.
Per quanto riguarda il nuovo direttore sportivo, Tare, le valutazioni sono decisamente più positive. Il giornalista ne elogia il lavoro in uscita, definendolo “un ottimo lavoro” e sottolineando l’orgoglio del dirigente per i risultati ottenuti. Questo contrasto tra l’efficacia di Tare sul mercato e le difficoltà di Allegri sul campo crea un dilemma interessante, evidenziando come la costruzione della rosa e la gestione tecnica siano due facce della stessa medaglia, ma con risultati al momento molto diversi.
Le accuse di De Paola non si fermano qui. Egli contesta la narrativa mediatica che, a suo dire, si limiterebbe a “incensare” l’allenatore senza un “motivo” valido, arrivando a definire alcuni giornalisti come dei “leccaculo che gli vanno dietro”. Questo attacco frontale al sistema mediatico che circonda il Milan suggerisce una complicità nel nascondere le reali problematiche della gestione tecnica. L’affermazione “Nessuno è vittima di nessuno” sottolinea la convinzione del giornalista che tutte le parti in causa, dal triumvirato ai media, stiano agendo in piena consapevolezza e non come vittime di circostanze esterne. De Paola conclude con una sorta di avvertimento, prevedendo che, se la situazione dovesse precipitare, il triumvirato uscirà allo scoperto per ribadire che ogni decisione è stata presa “insieme”, confermando la tesi di un Milan unito ma, al momento, con un grande problema in panchina.