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·9 Juli 2025

Abodi: «Candidatura di Roma alle Olimpiadi possibile per il 2036 o il 2040»

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Spontaneo, umano, testardo. Così si definisce il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, protagonista della nuova puntata del podcast “Un Altro Pianeta”n Una conversazione a tutto campo, che tocca sport, politica e il futuro del Paese, senza giri di parole. Il ministro non si sottrae al confronto, nemmeno quando si tratta di toccare nervi scoperti.

Sulle Olimpiadi, Abodi guarda lontano: «Nelle edizioni 2036 e 2040 ci sarà una possibilità per Roma di ospitare i Giochi. Sarebbe una sfida che varrebbe la pena cogliere» – un chiaro messaggio a chi, in passato, ha preferito voltarsi dall’altra parte. E infatti non manca la stoccata: «Paradossale che a Roma Virginia Raggi abbia detto no alle Olimpiadi e poi sì alla candidatura per Expo 2030. Le Olimpiadi sono una meravigliosa occasione di sport e sviluppo sostenibile. Expo? Meno trasparente, con ben altri rischi al suo interno», ha aggiunto.


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Sul fronte calcio, Abodi commenta la scelta di Gennaro Gattuso come nuovo Ct della Nazionale: «L’ho vista come una scelta motivazionale, più che tecnica. La differenza la fanno l’anima, il cuore, la lucidità. Continuo a fare il tifo perché siamo ancora in gioco. È una salita complicata, che non dipende solo da noi. Non è tempo di processi».

E sulla posizione di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, nel mirino per il rischio che l’Italia manchi la qualificazione ai Mondiali per la terza volta consecutiva, Abodi è netto ma riflessivo: «Credo che, al di là di quello che si richiede a qualcuno, visto che non ci sarà mai un obbligo, l’unica cosa che conterà sarà la coscienza. Il modo in cui ci si sentirà a disagio o a proprio agio: questa cosa né si chiede né si impara. In più siamo in una fase in cui la partita è aperta. Dobbiamo recuperare stabilità, che consenta di non generare alibi. Siamo tutti responsabili e dobbiamo fare tutti il tifo affinché l’Italia vada ai Mondiali».

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