Cagliarinews24
·8 Agustus 2025
Abeijon: «Racing-Cagliari è una strana e bella coincidenza. Ho diversi ricordi dei rossoblù Pisacane? Dico questo»

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·8 Agustus 2025
Nelson Abeijon, doppio ex di Cagliari e Racing, si è raccontato in esclusiva a L’Unione Sarda affrontando diverse tematiche. Tra i temi trattati l’amichevole tra i rossoblù e il Racing in programma il 9 agosto, il suo impatto in Sardegna e il tecnico Fabio Pisacane, ma anche tanto altro. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:
RACING-CAGLIARI – «È una strana e bella coincidenza. A Santander ho giocato solo un campionato, ma è stata la mia prima squadra in Europa e ha rappresentato quindi una tappa importante. Ho avuto la possibilità di giocare contro Barcellona, Real Madrid, Atletico. La gente era molto cordiale e divertente, la città accogliente, anche se pioveva quasi ogni giorno e non c’era il mare. Mi facevo poi certe scorpacciate di paella. Avevo firmato per quattro anni, ma dopo un solo anno è arrivata la chiamata del Cagliari».
IMPATTO CAGLIARI – «L’impatto col Cagliari, invece? «Non benissimo, Ventura non mi vedeva. Quando poi è andato via lui, è iniziata la mia favola. Se vi dico che mi capita spesso di sognare di giocare nel Cagliari, ci credete? Io quella maglia, ce l’ho appiccicata sulla pelle ormai».
RICORDI – «Due immagini. La prima in ritiro in montagna, prima dell’inizio del campionato, quando Zola è riuscito a convincermi a provare lo joga che lui praticava ogni giorno. Inutile dire che è stato un flop pazzesco perché Esposito e Langella facevano di tutto per distrarmi. Lo so, è strano ricordare proprio quella scena, ma Gianfranco è la persona più bella che ho conosciuto a Cagliari. Vedo poi il gol al Palermo, un gol pesantissimo».
MOMENTO PIU’ TRISTE – «Quando sono dovuto andar via. Non è stato semplice superare lo shock, sotto sotto non l’ho ancora superato. Mai e poi mai pensavo di dover indossare una maglia che non fosse quella del Cagliari».
ROTTURA – «Ancora non l’ho capito. Evidentemente Cellino si era stancato o non credeva più in me. Capita».
PISACANE – «Non più di tanto. Se uno è valido, lo è a prescindere dal curriculum. Non lo conosco come allenatore, ma mi dicono che quando giocava sputava l’anima per il Cagliari come me. E già questo è un grande punto di partenza, direi».
DOVE PUO’ ARRIVARE IL CAGLIARI – «Non l’ho ancora visto giocare ed è difficile fare una previsione. Di sicuro, il presidente ha fatto degli sforzi importanti riscattando tutti quei giocatori e confermando i più forti. Intanto prendiamoci la salvezza che non è mai scontata, anzi. Poi è giusto ambire a poter andare a Milano o a Roma per provare a vincere come capitava a noi ai tempi di Arrigoni. Anche sognare aiuta a crescere».