Vagnati su Mancini: «Nella stagione del 1997/98 non c’era più, ma ci ho giocato assieme per tre partite in Primavera» | OneFootball

Vagnati su Mancini: «Nella stagione del 1997/98 non c’era più, ma ci ho giocato assieme per tre partite in Primavera» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Sampnews24

Sampnews24

·13 août 2025

Vagnati su Mancini: «Nella stagione del 1997/98 non c’era più, ma ci ho giocato assieme per tre partite in Primavera»

Image de l'article :Vagnati su Mancini: «Nella stagione del 1997/98 non c’era più, ma ci ho giocato assieme per tre partite in Primavera»

Davide Vagnati, Direttore sportivo del Torino, è intervenuto in merito ai suoi trascorsi in blucerchiato. Le dichiarazioni

Davide Vagnati, attuale Direttore sportivo del Torino ed ex difensore della Sampdoria, ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Vagnati ha dedicato un’ampia parte della conversazione ai suoi trascorsi in blucerchiato, ricordando con affetto il periodo trascorso a Genova. Ha sottolineato come l’esperienza nella Samp sia stata formativa sia a livello professionale che umano, lasciando un’impronta indelebile nel suo percorso.

La figura di Mancini e altri insegnamenti

L’intervista ha anche permesso a Vagnati di soffermarsi su figure cruciali incontrate durante la sua carriera, tra cui spicca senza dubbio quella di Roberto Mancini. Ha parlato del tecnico marchigiano come di una figura carismatica e di grande spessore, da cui ha appreso molto sia come giocatore che, indirettamente, come futuro dirigente. Le sue parole mettono in luce l’importanza degli incontri e delle esperienze vissute, che hanno contribuito a plasmare la sua visione del calcio e la sua attuale professionalità come direttore sportivo. Di seguito uno spunto dall’intervista:


Vidéos OneFootball


MANCINI – «In quella stagione (1997-98 ndr) non c’era più, ma ci ho giocato assieme per tre partite in Primavera. Era stato squalificato per aver scagliato la fascia contro l’arbitro e lo mandarono con noi per mantenere il ritmo gara. Lo guardavamo come un supereroe».

À propos de Publisher