Calcionews24
·29 juin 2025
Torino, Ricci al Milan? I granata saranno il club meno ‘italiano’ in Serie A. Ecco i dati

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·29 juin 2025
Sembrano sempre più lontani i tempi in cui la Nazionale poteva contare su ben dieci dei propri undici titolari provenienti dal Grande Torino. Era l’11 maggio del 1947 e contro l’Ungheria gli azzurri schieravano una formazione interamente granata, eccezion fatta per il portiere (lo juventino Sentimenti). Un record mai più eguagliato, impossibile anche solo immaginare al giorno d’oggi, a maggior ragione in una Serie A dove più del 66% degli atleti sono di origine straniera (numeri Transfermarkt). Un dato ancora più emblematico se si considera lo stesso club piemontese, attualmente tra i meno ‘italiani’ nella composizione della propria rosa. E con numeri destinati a mutare nei prossimi giorni.
E’ notizia di queste ore infatti l’imminente trasferimento di Samuele Ricci al Milan. Il capitano del Torino – una volta tornato dalle vacanze a inizio della prossima settimana – firmerà un contratto nuovo di zecca con i meneghini, per un colpo che porterà nelle casse della società di Via Viotti circa 25 milioni di euro, bonus compresi. Quella dell’ex Empoli rappresenta la terza cessione consecutiva di un ‘nazionale granata’, dopo le dipartite di Alessandro Buongiorno e Raoul Bellanova nella passata stagione.
Bene, sottraendo Ricci dalla rosa del Torino che ha partecipato alla stagione del massimo campionato italiano che si è appena concluso (quello targato 2024-25 naturalmente), i calciatori non italiani tesserati diventerebbero l’86,2% (dall’83,3% con l’ex Empoli in squadra). In questa particolare classifica il Toro ‘staccando’ così il Lecce (82,9% per i pugliesi), pareggiando l’Udinese al primo posto (i friulani sono a quota 86,7%). Numeri che ovviamente verranno stravolti dalla sessione di calciomercato che andrà in scena quest’estate.
Sia messo a verbale: l’alta percentuale di stranieri in un team non deve per forza essere considerato quale un fattore marcatamente negativo, anzi! Si allinea però perfettamente alla tendenza (legittima e sempre più costante) delle squadre italiane di ampliare le proprie mire verso terreni di caccia esteri, piuttosto che favorire l’inserimento di giovani dei rispettivi vivai.
Quanto al caso specifico del Torino, più che delle scelte in materia di trattative del club, il passaggio di Ricci in rossonero testimonia (qualora ce ne fosse ancora il bisogno) la progressiva perdita di appeal dei granata verso i calciatori più promettenti del proprio arsenale. Spesso – una volta dimostrato ciò di cui sono capaci – alla ricerca di un salto di qualità che non potrebbero in alcun modo raggiungere restando all’ombra della Mole. D’altronde, mentre i suoi ex compagni Buongiorno e Bellanova a gennaio lottavano per lo scudetto rispettivamente con Napoli e Atalanta, il centrocampista di Pontedera era impegnato nella corsa per non retrocedere. Il che la dice lunga
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