Calcio e Finanza
·21 juin 2025
Stadio Milan a San Donato, salta in Consiglio la mozione sulla sospensione dell’iter

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·21 juin 2025
Si è tenuta nella serata di giovedì 19 giugno la riunione del Consiglio comunale di San Donato Milanese. Una seduta che, all’ordine del giorno, prevedeva anche una mozione relativa alla sospensione dell’Accordo di Programma sul nuovo stadio del Milan nell’area San Francesco.
Come emerso dall’ordine del giorno del consiglio, si trattava nel dettaglio di: “Mozione urgente – Governo del territorio area San Francesco intervento di trasformazione urbanistica di carattere sportivo (Stadio ac Milan) con rilevanza sovracomunale – sospensione Accordo di programma presentata dai consiglieri Falbo, Ginelli”.
Tuttavia, al momento della discussione durante il Consiglio comunale, la consigliera Gina Falbo ha spiegato di avere chiesto un’inversione di punti all’ordine del giorno. Inversione che non le è stata concessa, da qui la scelta di non discutere la mozione e di ripresentarla per una riunione successiva del consiglio.
Lo scorso aprile, il Comune di San Donato e la Città Metropolitana di Milano avevano comunicato la decisione di sospendere l’accordo di programma in corso per lo stadio a San Donato «nell’ottica di valutare eventuali sviluppi alternativi del progetto ipotizzati». La decisione era stata presa in una riunione tra i rappresentati di Comune, Città Metropolitana, Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana e Sport Life City, su iniziativa di Francesco Squeri, sindaco di San Donato.
Squeri aveva parlato pubblicamente di uno sviluppo alternativo, che vedrebbe il Milan comunque protagonista: «Abbiamo avuto conferma da parte del Milan che, qualora dovesse andare avanti l’ipotesi dello stadio a Milano, resterebbe comunque vivo un loro interesse su San Donato. In particolare, sarebbero intenzionati alla realizzazione di un polo sportivo destinato al settore giovanile e a quello femminile».
E ancora: «Un eventuale sviluppo di questo tipo ci vedrebbe favorevoli in quanto valorizzerebbe un’area attualmente fonte di criticità dal punto di vista della sicurezza. Con piacere abbiamo registrato da parte di RFI, FS e Sistemi Urbani l’interesse a partecipare all’Accordo di Programma anche in caso di rimodulazione del progetto».