PianetaSerieB
·18 décembre 2024
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Sono passati pochi mesi dalla riapertura al pubblico dello Stadio dei Marmi che già la Carrarese si trova imbrigliata in una spinosa diatriba con il Comune di Carrara. Attraverso un lungo comunicato pubblicato tramite il proprio sito ufficiale la società si è rivolta alla sindaca di Carrara, Serena Arrighi, che il 17 dicembre ha inviato al club una pec. “L’amministrazione comunale” si legge, “ha formalizzato, tardivamente, la propria concomitante volontà; di rifiutare ogni ulteriore adempimento degli obblighi di adeguamento assunti per la permanenza dell’impianto in Serie B.” Il Comune si sarebbe dichiarato disponibile solo “ad individuare una strada che possa dare la possibilità a soggetti privati di mettere a reddito lo stadio “Dei Marmi – 4 Olimpionici Azzurri“, eventualità che tuttavia non tiene conto del tessuto apuano, dal momento che, a detta del club, “non vi sono soggetti privati del settore immobiliare capaci di eseguire un simile investimento e, comunque, interessati a farlo“, e “dimentica che una simile soluzione non può comunque sussidiare gli obblighi di adeguamento che si impongono sullo stadio entro pochi mesi, implicando viceversa tempi lunghissimi di attuazione“
I giallazzurri hanno sottolineato come sia “uno specifico obbligo del Comune, già oggetto di progettazione da parte di quest’ultimo nel contesto dei lavori concordati con la Lega Serie B per l’avvio del campionato e la riapertura dello stadio ai tifosi“, l’adeguamento fissato a febbraio 2025, ricordando anche che “compete al Comune proprietario ogni onere di manutenzione ed innovazione ulteriore necessario a conformare lo stadio alle ulteriori prescrizioni, in scadenza nel giugno 2025, per elevare la capienza della struttura ad almeno 5500 spettatori.” Una situazione che i Dragoni considerano si avrebbe potuto evitare, giacché “gli esborsi finanziari sono necessari alla luce di decenni di mancati investimenti ed opere di manutenzione da parte del Comune”.
Come riportato dalla Carrarese, il club non è stato esente da spese, avendo “investito a sua volta oltre 600 mila euro, finanziati dalla società Sa. Ge. Van. Marmi, dei quali 300 mila euro per interventi strutturali e 300 mila euro per utilizzo di impianti sportivi alternativi, per contribuire ai lavori effettuati nel corso degli anni per i necessari adeguamenti e richiedere di sobbarcarsi un ulteriore costo, peraltro al di fuori di qualsiasi obbligo di legge o di convenzione“, che si aggiungono ai 10 milioni che l’attuale proprietà ha investito nel progetto dopo il fallimento della gestione precedente.
Per fare fronte al problema relativo alle spese, che ha messo le casse comunali a dura prova, in agosto la società aveva proposto di costituire una società misto pubblico-privata (49%-51%) “che avrebbe dovuto accollarsi gli ulteriori costi di rifacimento, dietro concessione all’utilizzo dello Stadio per un adeguato periodo di tempo“, grazie anche al contributo di alcune imprese lapidee che si erano rese disponibili a versare parte della quota necessaria.
“Prendiamo atto che nel contesto della situazione dello stadio” recita la nota in conclusione, “si propone anche di risolvere la criticità dell’impianto a disposizione del nostro settore giovanile, ma obiettiamo che tale soluzione dovrebbe avvenire a prescindere dal tema Stadio, visti i tempi che quest’ultima richiederà e, soprattutto, visto che appare inverosimile che l’unica società sportiva professionistica dell’intera Provincia non disponga di un impianto di proprio esclusivo godimento per le numerose squadre del proprio settore giovanile. In conclusione estrema, ci rivolgiamo espressamente a Lei perché voglia recedere dalla posizione assunta, che altrimenti comporterà la conseguenza di perdere la Serie B aCarrara. La invitiamo formalmente e pubblicamente ad evitar che sia addirittura la prima cittadina a privare Carrara della Serie B. Siamo disponibili a qualsiasi confronto per scongiurare tale improvvido scenario che danneggerebbe i tifosi, la città, la nostra squadra ma, soprattutto, l’Amministrazione comunale. Ciò anche in ragione del fatto che, inevitabilmente, in caso di mancato adempimento daparte del Comune di Carrara agli obblighi di adeguamento per rendere fruibile lo Stadio Dei Marmi – 4 Olimpionici Azzurri alla serie B, qualsiasi danno, sanzione, o costo dovesse essere addebitato a Carrarese Calcio 1908 sarà oggetto di immediato regresso a carico del Comune e dei rappresentanti dello stesso che hanno causato siffatto inadempimento e le inevitabili ricadute erariali.Attendiamo e auspichiamo un Suo recesso immediato dalle posizioni assunte e l’apertura di un dialogo e un confronto vero, preordinato alla ricerca delle soluzioni.“
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