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·17 avril 2025
Sommer e la gestione del pressing: a Milano altra musica

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·17 avril 2025
La prestazione di Sommer in Inter-Bayern Monaco è stata diversa da quella della partita di andata. Questo a causa della pressione avversaria, che ha cercato di togliergli opzioni.
ADATTAMENTO – Sommer è stato tra i grandi protagonisti di Bayern Monaco-Inter. Il portiere all’andata è diventato praticamente un difensore aggiunto in impostazione, risultando indispensabile nella prima costruzione per evitare la pressione degli avversari e riciclare il pallone verso i compagni. I bavaresi hanno preso nota di tutto questo, e a Milano la musica è cambiata.
IDEA DIVERSA – L’idea di gioco di Kompany è iper aggressiva, e punta sempre sul recupero palla nella metà campo avversaria. Dovendo anche recuperare la sconfitta dell’andata, il tecnico di bavaresi ha ancora aumentato la pressione vista a Monaco. L’idea di base nel ritorno a Milano era di togliere ogni opzione di scarico proprio a Sommer, costringendolo a lanciare lungo per quanto possibile. Accettando l’uno contro uno tra i difensori e le punte nerazzurre. Questo si riflette nei numeri.
COSTRETTO AI LANCI – Anche in Inter-Bayern Monaco Sommer è stato molto sollecitato. I suoi 50 tocchi di palla sono un numero notevole per un portiere, per quanto pochi rispetto agli 85 dell’andata. Quello che cambia però è la distribuzione dei passaggi. Lo svizzero ha tentato 38 passaggi, di cui 20 sono stati lanci lunghi. All’andata erano stati sì 19, ma su 64. Questa volta insomma si è trovato più spesso a corto di opzioni, a causa della pressione avversaria così alta. E ha dovuto adattare il suo gioco al piede.