Serie A, ricavi record per i club nel 2023/24: i costi rallentano la crescita e diminuisce il rosso | OneFootball

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Calcio e Finanza

·25 janvier 2025

Serie A, ricavi record per i club nel 2023/24: i costi rallentano la crescita e diminuisce il rosso

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Qual è lo stato di salute della Serie A a livello economico? Il paziente nel 2023/24 è migliorato, con ricavi che raggiungono un nuovo record e la perdita aggregata che cala ancora ma senza ancora raggiungere i livelli toccati prima della pandemia legata al Covid-19, seppur avvicinandosi. È questo il dato di trend che emerge dall’analisi di Calcio e Finanza, nei dati raccolti ed elaborati sui bilanci dei club che hanno preso parte al massimo campionato di calcio italiano dal 2016/17.

Il risultato netto aggregato della Serie A nel 2023/2024 è stato negativo per 369,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 441 milioni del 2022/2023: si tratta di un rosso ancora importante, ma che si avvicina al risultato della stagione 2018/2019, l’ultima prima delle restrizioni pandemiche, in cui la perdita aggregata era stata di 280 milioni di euro. Tra le squadre in Serie A nel 2023/24, sette hanno chiuso il proprio bilancio in utile e tredici in rosso: nel 2022/23 erano state sei le società a chiudere l’esercizio con un utile e quattordici in perdita.


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Ricavi, costi e risultato netto: tutti i conti della Serie A 2023/24 I dati della Serie A 2023/24 a livello di bilancio: le cifre di tutte le squadre tra fatturati, costi e risultato netto.

Bilanci Serie A 2023 2024 – Il fatturato negli ultimi cinque anni

Dati su cui impatta in maniera significativa anche la crescita del fatturato. I ricavi aggregati dei 20 club di Serie A nella stagione 2023/24 hanno raggiunto quota 3,8 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,5 miliardi del 2022/23, con crescita rispetto ai 3,4 miliardi della stagione 2018/19: mai i 20 club avevano registrato ricavi così alti a livello aggregato, considerando che il precedente record era rappresentato dai dati della passata stagione.

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I ricavi da diritti audiovisivi rimangono la voce più corposa nei bilanci dei club da un punto di vista delle entrate, seppur con un valore sostanzialmente stabile anche considerando che si trattava dell’ultimo anno del ciclo triennale 2021/24 sia per la Serie A che per le coppe europee. In particolare, sono valsi 1,48 miliardi di euro, rimanendo sostanzialmente stabile rispetto al 2022/23 e con una crescita di circa l’8% rispetto al pre-pandemia.

I ricavi commerciali si confermano la seconda voce di entrata per i club di Serie A, con una crescita di circa l’8% a quota 814 milioni di euro rispetto alla stagione precedente: in generale si tratta di una delle voci più cresciuta negli ultimi anni, con un +65% fatto segnare ad esempio rispetto al 2016/17.

Al contrario, i ricavi da calciomercato (seppur in crescita rispetto al 2022/23 a +12%) nel corso delle ultime stagioni si sono confermati stabili: nel 2018/19 avevano raggiunto la quota record di 898 milioni di euro, con una discesa legata al Covid e poi una nuova crescita dai 497 milioni del 2020/21 ai 780 milioni della passata stagione.

Rimangono sostanzialmente stabili invece i ricavi da stadio, che hanno portato ricavi aggregati da biglietteria e abbonamenti per 411,2 milioni di euro (+2% rispetto al 2022/23).

Nel 2023/24 i ricavi da diritti audiovisivi continuano così ad essere la principale fonte di entrata dei club con un incidenza sul fatturato complessivo del 39%, in linea con il 2018/2019. Cresce invece l’incidenza dei ricavi commerciali (21%) e dei ricavi da gestione calciatori (21%).

Bilancio Serie A – I costi negli ultimi cinque anni

Alla crescita dei ricavi fa da contraltare una crescita dei costi, che tuttavia si è frenata durante l’ultima stagione aumentando a ritmo inferiore rispetto ai ricavi. Partendo dai costi operativi, che per i 20 club di Serie A nella stagione 2023/24 sono stati pari a 3,0 miliardi di euro, con una crescita pari al 7% rispetto al 2022/23. Tra le voci che aumentano a minor ritmo, tuttavia, ci sono i costi del personale, che hanno toccato quota 1,9 miliardi in aumento del 5% rispetto al 2022/23.

Tuttavia, gli stipendi restano la voce più impattante a livello di costi per i club, seppur in calo: valgono infatti il 49% dei costi complessivi, con una incidenza sui ricavi pari al 52%. Resta quindi una certa difficoltà da parte delle società nell’andare a tagliare la spesa sul fronte stipendi, seppur rappresenti una crescita ridotta rispetto al recente passato.

Anche guardando all’EBITDA (ovverosia la differenza tra ricavi e costi operativi,) per i 20 club che hanno preso parte alla Serie A 2023/24 il dato è in miglioramento rispetto, con 716 milioni rispetto ai 681 milioni del 2022/23, ma che resta lontano ancora dai dati del pre-pandemia (nel 2018/19 era pari a 837 milioni di euro).

La crescita, seppur lenta, riguarda anche gli ammortamenti e le svalutazioni, l’altra principale voce rilevante tra i costi considerando il peso degli ammortamenti per quanto riguarda le prestazioni sportive dei calciatori. In particolare, nel 2023/24 gli ammortamenti dei calciatori di proprietà dei 20 club di Serie A si sono attestati a 811 milioni contro i 772 milioni del 2022/23 e i 761 milioni del 2018/19: un segnale anche del ricorso spesso a calciatori a parametro zero (che solo in caso di commissioni impattano a livello di ammortamenti) rispetto alle spese per l’acquisto dei cartellini da altre squadre.

Andando ad analizzare invece l’impatto del costo del personale e delle altre componenti legate ai calciatori (tra ammortamenti e altri oneri di gestione come costi dei prestiti) sui fatturati, i dati sono pressoché stabili rispetto al 2018/19: nei bilanci 2023/24 infatti i costi sono stati pari al 77% dei ricavi (2,9 miliardi su 3,8 miliardi di fatturato), rispetto appunto al 77% dell’ultima stagione senza impatto del Covid (2,6 miliardi di costi rispetto a 3,4 miliardi di ricavi). Il dato invece è in forte calo rispetto alle stagioni colpite dal Covid, visto che nel 2020/21 l’impatto era stato addirittura del 102% (3,0 miliardi di costi su 2,9 miliardi di ricavi) e nel 2021/22 era stato del 98% (2,9 miliardi di costi su 3,0 miliardi di ricavi)

Bilancio Serie A – L’evoluzione del risultato netto

Dati che quindi incidono sul risultato operativo (ovverosia la differenza tra ricavi e l’aggregato di costi operativi, ammortamenti e svalutazioni), che per il 2023/24 fa registrare un rosso di 195 milioni rispetto al rosso di 268 milioni del 2022/23 e all’EBIT aggregato negativo di circa 91 milioni nel 2018/19. Per quanto riguarda gli oneri finanziari, pare leggermente diminuita la necessità di cassa da parte dei club durante la pandemia che aveva comportato spesso il ricorso a prestiti bancari e strumenti finanziari in generale, visto che c’è stato un nuovo calo degli oneri passati dai 113 milioni del 2022/23 a 101 milioni. Al contrario, complici anche gli utili registrati da un numero maggiore di club, nel 2023/24 sono aumentate le imposte (pari a 72 milioni rispetto ai 59 milioni del 2022/23).

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Il risultato netto aggregato è stato così negativo per circa 369 milioni di euro, rispetto alla perdita di 441 milioni nel 2022/23 e a quella pre-pandemia di 278 milioni nel 2018/19. Complessivamente negli ultimi cinque esercizi i club di Serie A hanno accumulato perdite complessive pari a 3,5 miliardi di euro (703 milioni di euro in media ogni stagione) e, allargando lo spettro, arrivano fino a 3,9 miliardi dal 2016/17 con una media tuttavia di 490 milioni a stagione.

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