Sampnews24
·30 juin 2025
Sampdoria, è tempo di valutazioni profonde! Lombardo figura come idea papabile per la panchina accanto ad un’altra figura: il focus sulla carriera

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·30 juin 2025
Attilio Lombardo, classe 1966, è una figura iconica del calcio italiano, soprannominato “Popeye“. Esterno di centrocampo instancabile e dotato di un’ottima tecnica, ha lasciato un segno indelebile in tutte le squadre in cui ha militato. La sua carriera professionistica inizia in Serie C2 con il Pergocrema, per poi spiccare il volo in Serie B con la Cremonese. È alla Sampdoria che Lombardo vive il periodo d’oro della sua carriera, dal 1989 al 1995.
Sotto la guida di Vujadin Boškov, diventa un pilastro della squadra che conquisterà uno storico Scudetto nella stagione 1990/1991, una Coppa delle Coppe, tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. La sua corsa sulla fascia destra, la sua capacità di crossare e la sua grinta lo rendono uno dei giocatori più amati e rappresentativi di quella “Samp d’oro“.
Dopo l’esperienza blucerchiata, Lombardo si trasferisce alla Juventus (1995-1997), dove vince una Champions League e uno Scudetto, dimostrando di poter competere ai massimi livelli anche in un contesto di grande pressione. Successivamente, intraprende un’esperienza affascinante e insolita per l’epoca nel calcio inglese, vestendo la maglia del Crystal Palace (1997-1999). Qui, pur in una squadra che lotta per la salvezza, si guadagna l’affetto dei tifosi per il suo impegno e le sue prestazioni di alto livello, arrivando persino a ricoprire il ruolo di giocatore-allenatore ad interim.
Il ritorno in Italia lo vede protagonista con la Lazio (1999-2001), dove conquista un altro Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Supercoppa Europea. Chiude la carriera da calciatore con un emozionante ritorno alla Sampdoria nella stagione 2001/2002.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Attilio Lombardo ha intrapreso la carriera di allenatore, ricoprendo vari ruoli, spesso come assistente. Ha fatto parte dello staff di Roberto Mancini al Manchester City, al Galatasaray, allo Schalke 04, al Torino, alla Nazionale italiana e in Arabia Saudita. Il suo legame con la Samp è rimasto forte, tanto da vederlo rientrare nel club anche in vesti di allenatore delle giovanili e, più recentemente, come vice allenatore. La sua carriera è un esempio di longevità, versatilità e profondo attaccamento ai colori.
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