PianetaSerieB
·13 septembre 2024
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La Sampdoria è ancora alla ricerca della prima vittoria in Serie B: probabilmente se lo aspettavano in pochi dopo quattro giornate di campionato, soprattutto vista la rosa costruita durante il calciomercato estivo. Sono arrivati nomi di rilievo, anche fuori categoria forse, ma come ben sappiamo la Serie B non guarda in faccia nessuno: se qualche ingranaggio stride, allora persino Coda e Tutino possono trovarsi nei bassifondi della classifica.
Il DS blucerchiato Pietro Accardi ne è ben conscio, e infatti dopo poche giornate ha già fatto una scelta drastica: fuori Andrea Pirlo e dentro un altro Andrea, Sottil. Come raccontato a La Gazzetta dello Sport, non c’è tempo da perdere; Accardi ha svelato i retroscena dietro l’esonero e allontanato le accuse di aver sforato i paletti previsti dalla FIGC per il mercato dei genovesi. Di seguito le dichiarazioni integrali.
PIAZZA – “Fossi arrivato prima non sarei stato pronto: adesso penso di avere tutto per gestire una piazza così. Di indole non sono mai soddisfatto, però penso che il lavoro fatto sia importante visti i presupposti. Non andava costruita solo la squadra, ma tutta la struttura sportiva”.
PIRLO – “Lo stimo come allenatore e come persona, ma visto quello che abbiamo costruito ci aspettavamo qualcosa di diverso. Gli abbiamo dato la rosa completa al 95% prima del via e quindi credevamo in un’altra partenza, con una identità più chiara. La proprietà lo conosceva e mi ha detto di provare, ma poi si fanno delle valutazioni e si vedono le partite. In B serve altro, serve più fame: i nomi non bastano, bisogna creare uno spirito ed essere umili”.
SOTTIL – “E’ preparato, conosce la B oltre ad avere idee chiare, ha anche fame. Le sue squadre sono sempre state toste. Ci aspettiamo una Samp così”.
CODA-TUTINO – “Dice sempre Galliani che gli attaccanti vanno presi con l’almanacco, perché i gol li fanno sempre gli stessi. Loro sono una certezza, però conta quanto riusciranno a fare giocando di squadra”.
TIFOSI – “20mila abbonati? E’ bellissimo, così aumenta la nostra responsabilità nei confronti di questa gente. Ma non avevo dubbi su di loro”.
SERIE B – “L’unica cosa da fare è lavorare e creare un ambiente unito. Le difficoltà sono tante, le superi solo diventando una famiglia e una chiara identità”.
MERCATO E RESTRIZIONI – “No, non è stato semplice. Sapevo che sarebbe stato difficile, e una volta dentro ho capito cosa ci aspettava. Ma le difficoltà sono un’opportunità: conta l’atteggiamento di come si affrontano, avevamo le idee chiare e abbiamo risolto tutto, andando a step. Se le operazioni sono andate in porto, è perché abbiamo agito secondo le regole: se no non avremmo potuto tesserare nessun calciatore”.
OBBLIGHI DI RISCATTO – “E’ tutto calcolato, in futuro avremo anche le entrate di alcune cessioni”.
FUTURO – “Promozione come ago della bilancia? No, abbiamo una proprietà forte che ha investito quasi 70 milioni da quando è arrivata e che vuole continuare a investire, è tutto già pianificato. Certo, sentiamo la responsabilità del traguardo e ci impegniamo al massimo. Non è un all-in, assolutamente”.